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giovedì 23 luglio 2015

Pixels [rece]


Di Pixels mi ricorderò per sempre l'ottimismo. Non del film, Il mio di ottimismo che, anche con tutti i segnali che puntavano nella direzione opposta, ci ho creduto fino a quando non l'ho visto. Vi dirò di più, gli ho tenacemente concesso il beneficio del dubbio fino a minuto trenta.
Il problema del film però è che è tutto sbagliato, viola le regole che si è dato costantemente, si scorda che il cuore della sua narrazione dovrebbe essere "videogiocatori contro videogiochi" quando, a conti fatti, se si sostituisce la parola videogiochi con una qualunque per tutto lo script, si ottiene una commedia bruttina con Adam Sandlers. E poi si ostina a bombardare lo spettatore con inutili citazioni dagli anni ottanta, provando a fare leva sulla nostalgia, senza mai riuscirci e anzi indispettendolo. E infine ci sono le gag forzate i momenti nonsense (non nel senso buono) come il ballo organizzato dal presidente degli Stati Uniti durante una crisi che potrebbe portare alla fine del mondo. Al cinema si possono imputare grosse mancanze, ma raramente ci si trova di fronte a un'incompetenza di tipo tecnico, Pixels sembra essere l'eccezione che conferma tristemente la regola.
Non mi piace parlare male dei film, mi piace parlare dei prodotti che amo, quindi in sintesi vi sconsiglierei fortemente la visione di Pixels. Fatelo per il bene che volete al suo regista, a Cris Columbus che è una delle pietre fondanti del nostro immaginario collettivo.

MM

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