mercoledì 13 marzo 2013

School of Thrones



La sigla forse è la roba più geniale, certo hanno colto l'occasione al volo. "Prom Night is Coming" e il gioco dei troni con l'elezione della reginetta del ballo, sono belle idee. Se non avete visto e/o letto Game of Thrones, non capirete nessuna delle battute, ma tanto se non avete visto e/o letto Game of Thrones, non capite metà delle battute neanche nella vostra vita reale.



MM

martedì 12 marzo 2013

Long Wei, dalle parti nostre... Er Cinese


Che stavo scrivendo un episodio della nuova serie Aurea Creata da Diego Cajelli Long Wei, se leggete il mio blog, lo sapete già. Se invece vi è sfuggito cliccate QUI e leggete come era iniziato il tutto.

Come prima news vi dico che se mi volete parlare/insultare/chiedermi-indietro-il-reggiseno, o semplicemente volete vedere la gente più interessante di me con la quale lavoro, ci potete trovare a Milano, a Cartoomics dal 15 marzo al 17.



Non so chi ci sarà agli stand difronte al nostro, ma so già che sono nostri nemici... ci vediamo sul tatami!



La seconda news è che oggi vi rivelo in anteprima alcune tavole del numero 9 di Long Wei, che poi sarebbe quello che scrivo con Diego Cajelli e che disegna Stefano-orsetto-del-cuore-Simeone.

(Cliccate per ingrandire).

In questa tavola Stefano sostiene che si capisce che siamo in una casa romana
perché a vignetta 3 si vede che si sono fregati la matitina ikea.

Qui Stefano ha copiato una posa, ma poi l'ha detto a tutti, gli piaceva ed era un omaggio.
Cinque minuti dopo che ha finito di parlare, un mio amico che non l'aveva sentito,
l'ha iniziato a insultare dicendogli che copia.
Quest'anno devo fare un regalo di compleanno in meno.

Nella prima vignetta ci dovevano essere 11 criminali schierati contro Long Wei e Vincenzo.
Stefano ne ha disegnati dieci, probabilmente è uno dei motivi per cui non glii parlererò mai più in vita mia.


10 Fun facts sul numero 9 di Long Wei:


1- Il mio disegnatore è anche il mio coinquilino, Stefano Simeone, lui dice che sta con Nicoletta che è l'altra mia coinquilina, ma la realtà è che tutti sanno che la usiamo come copertura del nostro amore contrastato!

2- Nel numero 9 di Long Wei dal titolo provvisorio La trappola del serpente di cemento il nostro cinese preferito sarà in trasferta a Roma.

3- Come diceva Sergio Leone, Eastwood aveva due espressioni nel suo repertorio -Col cappello e senza cappello- Stefano Simeone è uguale -Incazzato col mondo e incazzato col mondo mentre fuma-.

4- La maggior parte della storia si ambienta in un palazzo caratteristico della malavita romana che ha molto a che fare con il titolo provvisorio, ma per ora non vi diciamo quale, se siete forti l'avete capito da soli.

5- Oltre a Diego, mi sta aiutando a scrivere anche Roberto Recchioni. Roberto ci tiene a farvi sapere che i lividi che ho addosso sono colpa della mia sbadataggine. Non c'entrano nulla con il suo shinai (spada da kendo).

6- Diego, invece, ci tiene a far sapere che rifiuta categoricamente l'uso della violenza contro i bimbiminkia wannabe sceneggiatori, ma che per fortuna conosce amici con una moralità più sfumata e un'attrezzatura da kendo completa.

7- Mentre all'inizio avevo una paura boia di non riuscire a scrivere abbastanza pagine da coprire tutte e 94 le tavole, ora ho paura di non averne abbastanza. Il risultato è lo stesso, vivrò nel terrore fino all'uscita.

8- Ci sono ventisette file sul mio computer intitolati Soggetto Long Wei. La coincidenza vuole che io abbia proprio ventisette bernoccoli in testa con la caratteristica forma di un bokken (spada di legno giapponese... ogni tanto a roberto piace variare arma).

9- Fino ad ora Stefano ha prodotto una ventina di tavole stupende, anche se a ogni pagina mi promette che la prossima la fa a cazzo, che tanto io non mi merito niente. Nel tempo libero lavora per la sua secoda graphic novel targata Bao. Quando lavora per la Bao scommetto che certe cose a Michele Foschini non le dice.

10- Prima di iniziare a scrivere Long Wei, mi sono iscritto ad un corso di Kung Fu per principianti, fin dalle prime lezioni sono risultato essere eccezionalmente forte in confronto ai miei compagni di classe. Poi le mamme e le maestre degli altri bambini si sono lamentate e sono stato cacciato via quando ho fatto saltare i denti da latte a Marco. Vorrei solo dire a mia discolpa che gli dondolavano già prima!

MM

martedì 5 marzo 2013

Vikings



Ragnar ha un sogno, diventare il lead singer di un gruppo metal... a no scusate, il sogno di Ragnar è navigare verso Ovest, non so proprio da dove mi è uscita sta storia del Metal.

Tipico pubblico dell'Hell Fest.
Se vuoi continuare a leggere st'articolo, che ti avverto sarà delirante e senza un senso compiuto, clicca su continuare a leggere qui sotto. E sì... vi facciamo più scemi di quanto siete e vi spieghiamo le cose ovvie. Clicca su clicca qui ora però e dimostra di aver capito.


domenica 3 marzo 2013

Giocare fra amici - Metal Gear Rising


Quando la mia famiglia era benestante e si poteva permettere di comprarmi giochi e console a valanga, mio padre aveva un negozio di videogiochi e, forse per difendermi da me stesso, mi ha vietato di avere una console, potevo giocare quando lavoravo da lui, ma a casa nulla.
Ho sempre giocato al pc, ma anche in quel caso sono stato tenuto alla larga dai giochi troppo sociali e additivi: niente fps per me, tanto Civilization... sono un drago a Civ.
La mia prima console, mi vergogno a dirlo, è stata l'xbox 360, me la sono comprata a mezzi con un amico, la tenevamo un mese a testa e la trattavo come un figlio. Da quel momento ho scoperto cosa fossero le incazzature da videogioco, ho dovuto ricomprare varie volte controller sfasciati contro i muri di casa a seguito di un'incazzatura furiosa. Soprattutto ho imparato la bellezza di giocare con gli amici. Chi dice che i videogiochi sono alienanti, che fanno male ai bambini, semplicemente non ha mai preso un controller in mano. Il controller è per sua natura sociale, è fatto a posta per essere passato di mano in mano. Giocare in cooperativa, stare sullo stesso divano ad urlare contro lo schermo, è decisamente il corrispettivo nerd di tifare per la propria squadra di calcio. Solo che in questo caso la propria squadra è davvero nostra.

Questo preambolo infinito per dire che ieri, io, Stefano Simeone e Roberto Recchioni, ci siamo incastrati con il nuovo Metal Gear e a me sono state restituite quelle sensazioni che da ragazzino mi erano state negate. Due ore incastrati a capire come far secco un boss, passandoci il controller ad ogni fase della caduta di quel bastardo, gridando come hooligan... la faccio breve, il gioco ci ha battuto, ma io ero contento come un bambino. Ci sono poche cose come giocare ad una console con gli amici e avere degli amici con cui farlo è una bella sensazione.

Quindi questo post è dedicato a loro, che si schiferanno e mi chiameranno sdolcinato e rideranno un po' di me, ma in fondo mi vogliono bene.

Grazie anche a Kojima e alla Platinum Games che hanno confezionato un gioco che va sempre a mille all'ora e che sfida il giocatore ad ogni mossa, come ogni gioco degno dovrebbe fare.

MM

sabato 2 marzo 2013

Batman Death of the Family


[Attenzione Spoiler a profusione e impossibilità di rileggere quel che scrivo, alta possibilità di refusi... vi voglio bene e credo in voi però]

Sono stato in altri affari affancendato, ma mica ho smesso di leggere, quindi beccatevi sta recensione lampo e fatemi tornare agli affari che mi affaccendano.



E' finita la seconda run su Batman, sempre Snyder e Capullo al timone. Come prima osservazione vorrei far notare come sia decisamente più piacevole leggere una serie che mantiene il team creativo per più di dieci tavole. Negli ultimi anni Marvel e Dc ci hanno bombardato di produzioni in cui non facevi a tempo ad affezionarti al look del tuo eroe, al tratto di un disegnatore, che ti sfilavano via da sotto i piedi le tue certezze, come il trucco della tovaglia, ma fatto male. Secondo il mio parere, quindi quello di uno scemo, prendetelo per quel che è, il lavoro di Morrison su Batman è stato massacrato anche dal continuo cambio di disegnatori (e dal fatto che ogni tanto quando si tratta di Morrison non so se sono io troppo scemo o effettivamente è lui che complica un po' troppo le cose).
Snyder e Capullo invece procedono come treni, creando, subito dopo The court of Owls, un secondo ciclo ancora più imponente del primo. C'è Joker, un Joker più pazzo del solito se è possibile, un Joker violento e risoluto nella sua follia. Il toto scommesse su chi dei gregari di Batman dovesse morire, è partito da subito, le mie puntate erano tutte sul figlioletto di Bruce, a seccarlo invece ci ha pensato, in una run meravigliosa che mi ha riappacificato con l'autore santone, ci ha pensato Morrison in Batman inc. numero 8 un paio di settimane dopo. La risposta a chi invece dovesse morire nel ciclo di Snyder, è decisamente complessa e, proprio in questo sta la grandezza di Death of the Family. Non è un membro della squadra a morire, è l'idea stessa di famiglia, di gruppo a cessare alla fine del ciclo. Joker, come nella tradizione delle sua migliori storie, attacca Batman dove fa più male. Non ha nessuna intenzione di ucciderlo, mina le sue sicurezze, lo porta con se nella tana del bianconiglio, lo mette difronte alle sue paure e alle sue debolezze e, anche quando finalmente Wayne riesce a salvarsi da una situazione che sembra senza uscita, anche quando il Joker sembra sconfitto, riesce comunque a avvelenare il rapporto che Batman ha con la sua Famiglia. In un colpo di scena magistrale, quando ormai sembra tutto finito, Batman chiama a se i suoi gregari per tirare le somme dell'apparente vittoria e nessuno risponde alla sua chiamata. Nessuno si fida più del pipistrello, vincitore nei fatti, ma distrutto nel suo intimo, ed è un colpo che fa male più di qualunque ferita, un colpo che piomba il difensore di Gotham in una solitudine forzata, proprio quando aveva iniziato a tessere la sua rete di sicurezza, proprio grazie alla sua strana e disfunzionale famiglia. E' il regalo malato del Joker, un modo per fortificarlo dopo, parole del pagliaccio -Essersi fatto mettere in scacco da un gruppo di pennuti- lui è tornato quel pazzo sadico che era una volta, ora vuole riportare il suo eterno antagonista alle sue origini...



Se non state ancora leggendo il Batman di Snyder vi consiglio vivamente di rinsavire, vi state perdendo la Storia del pipistrello. Non vedo l'ora esca il prossimo numero e devo dire che era una sensazione che mi mancava da un po', la febbricitante attesa di una nuova storia ambientata a Gotham.

MM 

venerdì 1 marzo 2013

Le tette e basta


Se non capite perché in questo post ci sono solo un paio di tette:

A) Siete delle donne.
B) Siete degli uomini, ma vipiace fare shopping.
C) Uno di quelli sopra e inoltre non avete letto il post precedente, cosa che potete fare cliccando QUI

MM