lunedì 28 novembre 2011

ROSA

Forse lo avete già visto. Nel caso contrario prendete e godetene tutti.
QUI il sito ufficiale

"ROSA is an epic sci-fi short film that takes place in a post-apocalyptic world where all natural life has disappeared. From the destruction awakes Rosa, a cyborg deployed from the Kernel project, mankind’s last attempt to restore the earth’s ecosystem. Rosa will soon learn that she is not the only entity that has awakened and must fight for her survival. 
The short-film was created entirely by young comic-artist Jesús Orellana with no budget during a single year. Since it's world premiere at the Seattle International Film Festival, ROSA has been an official selection at film festivals around the world such as Screamfest, Toronto After Dark, Anima Mundi or Los Angeles Shorts Film Festival. In October ROSA was screened at the opening night of the Sitges International Film Festival, considered the world's best festival specialized in genre films. Following the succesful festival run, the short film has attracted the attention of the major talent-agencies and Hollywood producers. Currently ROSA is in development to be a live-action motion picture."




ROSA from Jesús Orellana on Vimeo.

domenica 27 novembre 2011

Dc New 52 (terza parte)

Batman #3
Il dinamico duo Snyder-Capullo, continua ad incantarmi. La terza puntata della saga è più riflessiva, meno botte e, finalmente, il pipistrello torna a indagare. Sotto Morris sicuramente Batman ha guadagnato molto (tra cui un figlio), ma Snyder conosce il vecchio Bruce e fa rivivere il detective che è in lui. Batty è sempre sulle tracce della Court of Owls, e quando annusa una pista il cavaliere oscuro non molla. Capullo gestisce bene un'altra volta le vedute di Gotham e Batman in costume, il mio unico dubbio le fattezze di Bruce senza maschera, il mio cuore invece batte forte per il design dei Gufi, le loro armature stempunk e i loro covi segreti. Batman è decisamente il fumetto che mi fa continuare ad andare avanti con i New 52.

sabato 26 novembre 2011

Awake Serie Tv

 Awake è davvero la serie che mi sta facendo rodere dall'attesa, è molto complicato spiegare esattamente la trama quindi vi prego di vedervi il trailer qui sotto e poi continuare a leggere, vi assicuro che ne vale la pena.
 
Vi è schizzato un neurone dal naso per la sorpresa?
Awake ha davvero i numeri, è una serie diversa, ha un protagonista, Jason Isaacs che mi sembra perfetto per la parte, ma soprattutto si basa su teorie scientifiche molto affascinanti:
In principio era Il paradosso del Gatto di Schrödinger. Non mai amato la fisica, ma quando ci spiegarono questa teoria a scuola io e la materia scientifica ci facemmo una sveltina. Cercherò quindi di spiegarvi quello che ho capito, e vi prego non fuggite, la cosa potrebbe piacervi.
Erwin Schrödinger, era uno studioso della meccanica quantistica, famoso per aver formulato il paradosso dell'omonimo gatto. Nell'esperimento, del tutto teorico (gli animalisti si tranquillizzino), un gatto viene messo in una scatola con una piccola quantità di una sostanza radioattiva. All'interno della prigione, vi è anche un marchingegno formato da un contatore Geiger collegato a un martelletto pronto a rompere un flacone con del cianuro. Se in un'ora di tempo, un atomo della sostanza radioattiva decade, il contatore scatta e il martelletto si aziona, rompe la fiala e uccide il gatto. Al contrario se nessun atomo della sostanza radiottiva decadesse, il gatto dopo un'ora sarebbe ancora vivo. Teoricamente questo significa che prima che intervenga il ricercatore e apra la scatola le affermazioni "il gatto e vivo" e "il gatto è morto" sono ugualmente vere. Nella scatola chiusa, ci sono quindi contemporaneamente un gatto vivo e uno morto.


Da questo affascinante esperimento (ripeto tutto mentale, gatto Silvestro non c'ha rimesso le penne) i fisici hanno continuato a pensare alla cosa. Me li immagino seduti in cerchio in una stanza bianca e vuota, tutti in silenzio a spremere le meningi.
Sono passati gli anni e da questo esperimento è scaturita la famosissima teoria del Multiverso o dei Molti Mondi, in cui sguazza da sempre la letteratura e la filmografia di fantascienza. L'idea di mondi paralleli e di realtà alternative, una teoria affascinante e dagli impieghi letterari praticamente infiniti.
Due scienziati, Moravec e Marchal, hanno particolarmente stressato le loro sinapsi nella stanza bianca e vuota, fino ad uscirsene con l'idea del suicidio quantistico o anche immortalità quantistica. La teoria vorrebbe che, nel caso un ricercatore si mettesse accanto a una bomba atomica e la facesse deflagrare, ci sono, in potenza, dei mondi, delle realtà, in cui il ricercatore non morirebbe. La bomba potrebbe risultare guasta o potrebbe ottenere la salvezza tramite un evento "miracoloso". E' quindi chiaro che in un numero infinito di mondi possibili c'è sempre un modo di salvarsi, anche dall'esplosione di un atomica e l'uomo quantico è quindi, virtualmente immortale.
Awake ci mette difronte a un sistema quantistico simile a quello del Gatto di Schrödinger o al Suicidio di Moravec e Marchal, e aggiunge al paradosso fisico il pepe di una narrazione a cavallo fra fantascienza e crime. 
Ora se non avete capito nulla di quello che ho detto è sicuramente per colpa della mia totale inesperienza nel campo scientifico, i miei voti disastrosi in matematica e fisica lo attestano irrevocabilmente, ma, in un'altra realtà sono sicuro che esiste un Michele geniale che sta costruendo una macchina per viaggiare tra i mondi ed è pronto a venirvi a spiegare tutto più chiaramente... mentre aspettiamo vediamoci insieme Awake l'11 febbraio, chi non lo vede è un gatto di Schrödinger morto!

MM 

mercoledì 23 novembre 2011

Il cuoco di bordo ovvero l'Isola del Tesoro: Una storia per ragazzi


Il titolo del nostro post era anche il titolo provvisorio con cui Stevenson si riferiva al suo capolavoro "L'isola del tesoro" in una lettera all'amico W.E, Henley. Se questo non attira i ragazzi, allora sono proprio dei degenerati dai miei tempi, continua lo scrittore, sancendo l'inizio della letteratura di genere per ragazzi.
Ben centoquattordici anni dopo un bimbetto biondo di dieci anni leggeva il titolo dorato, sulla copertina del romanzo di Stevenson. Quel ragazzino ero io e a distanza di anni , quattordici ad essere precisi, sono diventato più alto, ho capito che le ragazzine non erano così noiose, ma il libro di Stevenson ancora esercita su di me un fascino impressionante. Ho ricominciato a leggere L'Isola del Tesoro questo pomeriggio, sicuro di leggerne qualche pagina prima di addormentarmi. Sorprendentemente, e con mia somma gioia, non solo non sono riuscito a chiudere occhio, ma sono stato rapito dalle pagine del libro proprio come la prima volta. Deve esserci, nel lavoro di Stevenson, il segreto della giovinezza, perché il libro non è, a dispetto di quanto egli stesso sostenga, una storia per ragazzi, bensì una storia che fa tornare ragazzi. L'assimilazione del punto di vista di Jim Hawkins, il protagonista e voce narrante della storia, è pressocché immediata. Dopo poche righe, anche se siamo cresciuti, non possiamo non provare la stessa paura di Jim nei confronti del Capitano e poi di Black Dog e del misterioso Cieco. L'isola del tesoro non ha camera di decompressione, niente tempo per farti ambientare o per prendere fiato prima del tuffo, è azione allo stato puro.
Centoquattordici anni dopo la sua pubblicazione il libro di Stevenson mi fece innamorare delle storie d'avventura, decretò il mio odio profondo per Il Piccolo Principe e la mia venerazione per le Storie.
Non penso che questa mia pseudo recensione possa continuare su binari di obbiettività, questo perché, è una lettera d'amore indirizzata a uno dei miei incrollabili miti e un invito a tutti quelli che non l'avessero ancora fatto, a tornare per qualche ora all'unica isola che non c'è che io abbia mai davvero conosciuto... accompagnati per l'occasione, non da un metrosexual in calzamaglia verde, ma da un burbero bestemmiatore con la gamba di legno.

MM

Mini Rece -con colpevole ritardo-

Veloci recensioni di film persi al cinema degni di nota... o anche no...

13 Assassini




Film di Takashi Miike, uno da quattro film l'anno. Uno che  spazia da riadattamenti live action di anime a film violenti sulla yakuza. Uno che è diventato mito di Tarantino. Uno che con 13 Assassini ha girato, per me, un capolavoro. Un gruppo di 13 samurai, ronin e banditi avranno il compito di uccidere il nipote dello shogun, un pazzo squilibrato che porta morte e distruzione e rischia di rovinare lo shogunato. Remake dell'omonimo film del '63 di Kudo Eichiiil film si divide in due parti: la prima, in cui si spiegano le motivazioni politiche e personali che porteranno i 13 a compiere la loro azione, che è puro manierismo  cinematografico. Cura di ogni singola inquadratura alla ricerca della perfezione. Jidai geki d'altri tempi e di kurosawana memoria. Una delle scene più crude di questa prima parte vede una povera vittima del cattivo che rispondendo alla domanda del protagonista "cosa ne è stato della tua famiglia?", priva delle braccia (amputate dal cattivo), con un pennello in bocca scrive su una pergamena "MASSACRO TOTALE". 
E quella pergamena, come una pistola in un film noir che se la vedi all'inizio del film sai che prima o poi sparerà, sarà l'apertura della seconda parte. Per l'appunto un massacro totale, 13 contro 200 in un susseguirsi di combattimenti truculenti, katanate come se piovessero in una danza di guerra senza esclusioni di colpi.
Da vedere assolutamente


Voto: 9




Drine Angry




Se amate la nouvelle vague e il cinema d'autore non solo avete sbagliato film, ma anche  blog.
Sedetevi sul divano con il giusto mood e preparatevi a un film che è un omaggio al genere trash e ai b-movie di una volta. 
Incipit davvero divertente, trama mai troppo pretenziosa e sceneggiatura rozza e graffiante. Il titolo la dice lunga. Nicolas Cage è l'attore perfetto per un film di questo genere e viene accompagnato per tutta la pellicola da una gnocca stratosferica, al secolo Amber Heard (già vista su The Ward) in puro texas style!
John Milton (Cage) scappa dall'inferno per perpetrare la sua vendetta ai danni del folle Jonah, satanista in stile Manson. Sarà un inseguimento mozzafiato che vedrà in testa il satanista inseguito da Milton inseguito a sua volta dal "contabile", personaggio che da solo merita la visione del film interpretato da un sublime William Fichtner.
La scena centrale con Cage che affronta una sparatoria mentre si scopa una cougar con occhiali da sole in dosso e sigaro in bocca è pura goduria.


Voto: 6,5




L'Ultimo dei Templari




Quasi mi vergogno a mettere due film di fila con Nicolas Cage. Sarà forse un senso masochista o un gusto del trash.
Devo fare mea culpa, perché quando è uscito questo film lo avevo snobbato. Un po' per colpa di Cage con l'ennesimo parrucchino e vestito da templare, un po' per la traduzione pessima del titolo italiano (in originale "The season of the witch", meglio no?!).
Sta di fatto che mi sono goduto la pellicola e, se superate incolumi la prima parte in cui i templari vengono dipinti come dei cretini che ammazzano qualsiasi cosa si muova in nome di dio, vedrete un piacevolissimo film on the road. Una storia che punta tutto sui dubbi morali che mette in campo la strega. Un viaggio dove i nostri eroi dovranno affrontare i loro fantasmi. Un finale a sorpresa che abbandona l'on the road e diviene horror. Il regista, Sena, riesce a tenere tutto in bilico anche se in maniera precaria. E poi basta la presenza in scena di Ron Perlman ad alzare il livello!


Voto: 6




Kung Fu Panda 2




Meglio del primo. E la recensione potrebbe finire qui.
Ma sprechiamole due parole.
Il capitolo precedente non mi aveva convinto. Non riuscivo a leggere la morale nella maniera corretta e per me suonava come "è inutile che ti alleni per 20 anni in un monastero imparando il kung fu, anche un panda ciccione senza capacità può farcela". E io non riuscivo a condividere.
Questo secondo capitolo invece non solo raddoppia lo spettacolo visivo, con una grafica davvero sensazionale e dei combattimenti divertenti, ma intavola una trama che parla del labile confine tra bene e male e di conflitti irrisolti col proprio passato e di come questi possano portarci su strade diametralmente opposte. E come ogni cartone che si rispetti di questo genere ha più livelli di lettura appagando sia il bambino che l'adulto. 


Voto: 7

martedì 22 novembre 2011

Troppe favole

Negli ultimi due anni abbiamo accumulato un quantitativo imbarazzante di prodotti che rileggono in chiave moderna, realistica o simili, le fiabe.

Della serie:

Red Riding Hood dalla regista di Twilight. 

Grimm di cui vi ho già parlato qui.

Once Upon a Time, na serie brutta.

fino al nuovissimo Snow white with the Huntsman, con la protagonista di Twilight.

Quasi tutte queste produzioni sono un mezzo fallimento, ma continuano a produrre cose simili, la mia domanda non è tanto perché, la mia domanda piuttosto è perché non ispirarsi alla cosa più bella fatta con le favole?




MM

lunedì 21 novembre 2011

Young Justice, ci sono ancora i cartoni di una volta?


Da piccolo vedevo un sacco di cartoni animati, non penso sia una mia particolarità, lo facevamo tutti. Ultimamente però, come succede nelle serate in cui hai poco da fare, insieme a degli amici ci siamo messi a elencare i cartoni che abbiamo davvero amato da piccoli, abbiamo incluso nella classifica solo le serie che potremmo rivedere anche oggi.
(Il campione è formato esclusivamente da nerd di razza pura, la seguente top five, non ha quindi alcun valore commerciale)
  1. Gargoyles, il risveglio degli eroi. Ne ho rivista qualche puntata su youtube, non so se legalmente o meno, ma si trovano tutte. Mi sono impressionato di quanto riescano ancora a piacermi, in particolare la prima puntata doppia è straordinaria. 
  2. Ken il Guerriero. Visto di straforo perchè sennò mia madre mi spegneva il televisore. Era emozionante e la proibizione dei miei non faceva altro che aumentare il mio amore per il messiah postapocalittico.
  3. Batman. La serie scritta da Paul Dini è probabilmente la cosa migliore uscita da Batman, mi spingo a dire anche meglio dei film di Burton. Ha fatto parte del mio apprendistato nerd, mi ha terrorizzato e incantato... ultimamente ho comprato la serie in dvd, a questo proposito avverto amazon che se il pacco non arriva la prossima settimana la mia ira si rivesrserà su tutti loro.
  4. L'uomo ragno. A braccetto con Batman è stato uno dei capisaldi della mia gioventù e ancora oggi conservo la cassetta con i primi due episodi trovata nel cesto del giornalaio sotto casa.
  5. Conan il ragazzo del futuro. Forse la miglior trama orizzontale che abbia mai visto in un cartone animato, Miyazaki al suo meglio e un protagonista in grado di  creare un legame empatico con lo spettatore fortissimo, ok lo ammetto vuol dire che da piccolo piangevo quando lo vedevo... e va bene piangevo anche ieri quando rivedevo la prima puntata.
La lista continuerebbe, ma la verità è che volevo elencare le vecchie glorie solo per dire che la DC dopo molti hanni ha messo a segno una nuova serie. Young Justice è la trasposizione di Teen Titans in una versione leggermente più adulta. Insomma le sidekicks degli eroi formano una squadra che agisce per lo più in incognito, sotto la direzione di un supereroe "senior" a rotazione.

Gli sceneggiatori sono stati bravissimi a gestire il rapporto tra i membri della squadra, dando ad ognuno il proprio ruolo all'interno del gruppo e riuscendo a approfondire il carattere di ognuno rendendo apprezzabile dal più vasto pubblico possibile.
La giovane Justice League non fa un errore classico dei cartoni moderni, cioè trattare i bambini come adulti scemi. E con questo spirito che le puntate hanno una trama orizzontale che le attraversa, i membri della squadra si accoppiano (metaforicamente parlando) tra di loro come fossero puledri nella stagione degli amori e, essendo giovini e inesperti, si ritrovano a dover affrontare, oltre ai super villain, i problemi classici della loro età. Le animazioni sono davvero notevoli, la DC da questo punto di vista ci sta abituando bene, presto vi parlerò dei bellissimi Batman Year One e Justice league: Crisis on two earths, vi assicuro che ci ritroveremo tutti a fare wooow ma allora anche i non-giappo possono fare bei film animati .
La serie animata young Justice mi ha davvero colpito e quindi, contrariamente al solito, mi sono andato a documentare. Tutta questa stagione non è altro che l'adattamento della serie scritta e disegnata da Todd Dezago e Todd Nauck primo punto a favore visto che era una vera figata. Inoltre il produttore è uno che negli anni ha messo le mani su ben due prodotti che ho elencato qui su, cioè: Gargoyles e Spider-man, oltre ad aver scritto il lungometraggio animato Superman/Batman: Apocalipse.
La squadra è evidentemente solida, la prima stagione si compone di tre “volumi” per un totale di ventisei episodi (siamo al 18 per ora). Se continuerà su questi toni probabilmente si guadagnerà l'olimpo tra le serie indimenticabili, nel frattempo riesce a essere abbastanza bella da non farmi vergognare di guardare i cartoni alla mia età! 

Ah e comunque si menano anche un sacco!

MM

domenica 20 novembre 2011

Playo Android -come non scollarsi mai più dal divano-



I così detti media pleyer non avevano mai attirato troppo la mia attenzione, fino ad oggi.

Ma andiamo con ordine; che cacchio è un media player? Fondamentalmente un lettore di file da attaccare alla vostra tv per guardarvi in santa pace la roba che da bravi ladri vi scaricate da internet.
Mi sono sempre accontentato delle opzioni offerte dalla mia xbox che mi permetteva di sincronizzare cartelle video del mio pc e di vedermi i film in tv. L'xbox però ha alcuni problemi a leggere diversi file tra cui l'inflazionatissimo .mkv. Il file matrioska più usato per la compressione di file HD, dai 720p ai 1080p.

Ora, facciamo finta che disponiate magicamente di un file .mkv di un film blu ray da circa 15 Gb e che vogliate spararvelo sul vostro 42 pollici e godere a pieno del fullHD. Come cacchio fate?
Ecco, i media player arrivano in vostro soccorso andando a colmare quel vuoto tra il vostro pc e la vostra tv.
Il fatto che fino ad oggi non mi fossi troppo arrapato con 'sti aggeggi era dato dalla mancanza di alcune opzioni che mi sembravano obbligatorie visti i tempi. Tipo una bella connessione Wi Fi incorporata.

Scopro solo ieri che le cose sono cambiate.
E da prima mi arrapo perché quelli di 4geek hanno tirato fuori un player video col Wi Fi, questo.

E dopo mi arrapo allo svenimento perché hanno tirato fuori questo:



Lo attacchi alla tv con cavo hdmi
Si collega a internet tramite WiFi o cavo ethernet
Condivide sulla tua tv le robe che hai sul pc che ti sei scaricato illegalmente (e mi raccomando ste cose non si fanno!)
Ha ANDROID
Si, esatto, hai capito bene...

Insomma, lo appicciate e avrete sul vostro TV HD l'interfaccia di Android, con tanto di icone, app e meteo. Un Samsung Galaxy di 42 pollici. Con tutte le robe fighe che da andorid.

E c'ha anche il telecomando con tanto do mous pad per navigare al meglio nell'interfaccia!


Insomma se ancora non avete capito bene date una letta alla pagina ufficiale su 4geek: QUI
Oppure spizzatevi qualche video sul tubo (cosa che con questo affare potrete fare sul vostro tv).

Il tutto a 140 euri, su youbuy.it e senza spese di spedizione.

E tutto questo non è una marketta, purtroppo.
Io cell'ho nel carrello e appena ho i soldi lo prendo!

E mi raccomando non scaricate robe da internet che poi ci fallisce la SIAE che è la colonna portante dell'economia italica! Certe cose non si fanno! Comprate cd, dvd e bluray e piuttosto non mangiate! Prima di tutto il superfluo!

RT

Underworld: Awakening




La vampira più gnocca di sempre sta per tornare. E chi se ne frega se 'sto film sarà l'ennesimo cagatone di questa serie. C'è LEI e del resto sinceramente non ce ne importa nulla!
E c'è anche lui, che è un fico!

venerdì 18 novembre 2011

Immortals: 300, lo stai facendo sbagliato


C'è stato un problema. Abbiamo così tanto spinto per far cambiare idea ai critici sui film d'azione, che ora non ci capiscono più un cazzo. Almeno prima li stroncavano senza ripensamente, ora invece sono entrati in confusione e basta che uno dice che le atmosfere del proprio brutto film si ispirano all'arte contemporanea ed ecco che il cervello della critica va in pappa. Questa piccola premessa perché ho appena scoperto che Immortals, secondo la maggior parte della critica, è un bel film. Invece non lo è. Anzi è davvero una delle cose più brutte davanti cui mi sia addormentato al cinema.

La prima e più evidente critica va alla scenaggiatura. L'eroe della storia è completamente inutile allo svolgersi della trama, riesce anzi a fornire al cattivo, interpretato con il pilota automatico da Mickey Rourke, l'arma magica che potrebbe volgere a suo favore la guerra. I compagni dell'eroe sono, se possibile, ancora più insulsi. L'unico a morire guadagnandosi il valahalla è un tizio di cui non si sa neanche il nome prima del funerale. Il compagnone dell'eroe è un ladro che non ruba mai nulla in tutto il film, non scassina una serratura, non usa neanche il coltello, insomma poteva pure fare l'idraulico e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Inoltre il modo con cui si unisce alla "compagnia" è tanto grossolano da essere addirittura ridicolo, vi riporto quello che mi ricordo del dialogo:
Ladro - Ho intensione di andare a sud, prendere una nave e scappare da questa guerra-
Teseo - Io invece prenderò la nave che va a nord e combatterò Iperione-
Ladro - Va bene andiamo a nord. Meglio essere al fianco di un pazzo che combatterlo!-
Non c'è nessuna azione fra le battute, semplicemente il tipo viene convinto dalla faccia carismatica di Teseo. Signor indraulico-ladro la volevamo informare di una cosa, se si dirige a sud non dovrà in nessun modo combattere contro Teseo, anzi probabilmente non lo vedrà mai più e vivrà una vita lunga e pacifica mentre ripara lavelli.

Seconda nota dolente del film, la messa in scena e la regia. La storia inizia, e si svolge per la maggior parte del tempo, in un villaggio scavato all'interno di una scogliera a strapiombo sul mare. Ora qualcuno mi deve spiegare il perchè. Posso concedere che sia abbastanza scenografica come scelta e che visivamente abbia il suo valore, ma le cose vanno come minimo rese credibili. Un piccolo villaggio, che viene a più riprese definito insignificante, che senso ha costruirlo scavando una parete di marmo a strapiombo sul mare? Un soldato all'inizio del film definisce Teseo un "contadino", ma cosa coltiva il nostro eroe in un villaggio che non ha neanche un'aiuola? E poi la più ridicola fra tutte le scene, la presentazione dell'eroe, che alla sua prima apparizione sta facendo legna con un'accetta sulla scogliera, su una parete di roccia, dove cresce un solo albero, quello che sta tagliando lui. Non penso di dover spiegare altro.
Ma veniamo alla regia...
Il regista indiano Tarsem Singh è indiano e forse nel suo futuro era scritto un luminoso cammino alla regia di film bollywoodiani, poi i suoi genitori hanno deciso di emigrare e tutto il suo destino è mutato e Tarsem ha deciso che voleva fare un film d'azione. A volte cambiare il proprio destino, come succede all'eroe nei bei film d'azione, nella vita reale non porta a conclusioni gloriose. Tarsem sbaglia tutto il possibile, rallentando alla Snyder dove bisognava velocizzare alla Bay, rendendo l'azione noiosa e le scene di massa confusionarie. L'unica nota che poteva essere positiva, cioè una violenza e l'aurea particolarmente dark dei cattivi, viene fortemente depotenziata dalla ridicolezza della trama e delle situazioni. Mi spiace per Mickey che fa la sua porca figura con gli sfregi in faccia, ma che deve fronteggiare un eroe con una carica emotiva disinnescata dalle prime scene alla fine del film.
Gli unici veri immortali!

Vorrei anche che la smettessimo di paragonare Immortals a 300. Il primo è stato girato con dieci milioni di dollari in più del secondo e non può neanche lustrare le scarpe al film di Snyder che lo surclassa sotto ogni punto di vista soprattutto per quanto riguarda il comparto che classifica i due film come action.
La ciliegina sulla torta e la cartina tornasole del totale fallimento di Immortals è il discorso di incitamento di Teseo ai soldati pronti ad affrontare Iperione nella sfida finale. Di 300 ricordo praticamente ogni battuta, e i discorsi machi di Leonida ai suoi spartani ti facevano venir voglia di uscire dal cinema e iniziare a menare il primo che ti passava vicino. Di quello che dice Teseo ai suoi invece non ricordo assolutamente nulla, il suo è un discorso sconnesso in cui vengono ammonticchiate delle frasi fatte, incapace di convincermi anche solo a dare uno schiaffetto al mio vicino di posto, figurati uscire dalla sala per menare qualcuno.

Voto 3,00

MM

mercoledì 16 novembre 2011

BRAVE -Trailer-

               .

La Pixar non mi ha quasi mai deluso. Anzi, la Pixar non ha mai fatto un film che io abbia ritenuto brutto
Magari non ha rispettato alcune aspettative (Toy Story 3) o non è stata all'altezza di produzioni precedenti (Cars) ma una roba brutta non l'ha mai girata.

Ora questo Brave sicuramente non sarà l'eccezione che conferma la regola...

Però a me sto trailer m'ha deluso. 
Mi aspettavo altro. Per carità, chi sa cosa ci aspetta, però da quello che si intuisce dal trailer ho paura che ci troveremo dinnanzi una storia forse un pelo troppo "classica".

Staremo a vedre...

Doctor Who, il film?



A quanto pare il regista degli ultimi quattro Harry Potter, David Yates, sta lavorando sulla trasposizione cinematografica del nostro dottore preferito!

In tutta onestà è un operazione che non capisco per una serie di motivi.

1- Solitamente le trasposizioni avvengono per serie finite, non rinnovate o che stanno per finire. Doctor Who, da quel che so, non mi sembra rientri in nessuna di queste categorie e gode, anzi, di ottima salute.

2- Doctor Who punta molto sull'aspetto della continuity e questo film non potrebbe essere legato in nessuna maniera alla storia principale portata avanti da Davies e Moffat sul piccolo schermo. Storia che fino ad adesso si è rivelata davvero ottima, sia nella narrazione verticale che in quella orizzontale (ovvero sia nella trama in continuity che nelle singole trame dei vari episodi). Questo vorrebbe dire inventarsi qualcosa che prescinde  dal dottore attuale (a quando uscirà il film)... e sinceramente fare un film su una serie tv senza il suo protagonista (o comunque senza la sua versione più attuale) non so che fascino avrà.



3- Le dichiarazioni dello stesso Yates, che dice:

      “We’re looking at writers now. We’re going to spend two to three years to get it right,” he said. “It needs quite a radical transformation to take it into the bigger arena.”

Fammi capire, Yates. Spielberg chiama Moffat a scrivere Tin Tin e tu cerchi un altro sceneggiatore per scrivere il film del Doctor Who... andiamo bene...
Ma la risposta arriva subito, e dice così:
 
      “Russell T. Davies and then Steven Moffat have done their own transformations, which were fantastic, but we have to put that aside and start from scratch.”

Frase che mi lascia abbastanza perplesso... Che trovo priva si un significato logico. Insomma non si cambia il cavallo che vince... o non si lascia la vecchia via per la nuova... capito no?!

4- Ultimo ma non meno importante: David Yates. Insomma questo è un cane. HP l'ha massacrato e l'ultimo film è una delle cose peggiori che ho visto ultimamente. Ecco, se sto cane vuole mettere le mani su Doctor Who io, sinceramente, mi preoccupo.


Un conto è Abrams che mi fa Star Trek (bene) o un Whedon che si gira il suo film, della sua serie, ovvero Serenity (da Firefly). A me l'idea che Yates si accaparri un personaggio che sta andando benissimo (per merito di Davies e Moffat) e ci combini qualcosa di suo non convince...

Staremo a vedere

in caso...

SAVE US, DOCTOR!!!

RT



lunedì 14 novembre 2011

Quello che NON vedremo a natale

In Italia abiamo una lunga tradizione di protezionismo nel cinema. Ogni anno, nel periodo natalizio, le sale si svuotano di bei film per riempirsi di brutta roba italiana. E' un evidente sintomo dello stato penoso in cui versa il nostro cinema, in particolare quello di genere che tanto incassa sotto le feste.
Ora, dato per assodato che l'anno scorso ci hanno fatto vedere Avatar e almeno un paio di titoli natalizi a gennaio-febbraio, vediamo cosa ci tolgono quest'anno.

Al numero uno, dal genio visionario di The Social Network, Fight Club e Seven: Uomini che odiano le donne, a voi il favoloso trailer!

Chiunque storca il naso al prossimo, vuol dire che non ha ancora visto il trailer: Mission impossible

Terzo e ultimo classificato: War Horse. Ok in questo caso forse la nostra incompetenza ci ha protetti da una disfatta di Spilberg.
Spilberg è andato ufficialmente fuori di melone, il primo piano al cavallo alla fine ne è la prova!

Naturalmente ogni regime di ignoranza e idiozia, essendo appunto ignorante e idiota, qualche volta si fa scappare qualcosa ed è per questo che, per il secondo anno di seguito tutti noi nerd avremo qualcosa da vedere. Nello specifico:
Meno male che c'è Guy Ritchie!

MM

sabato 12 novembre 2011

Evolution of video games controllers

E' uscito Skyrim, mica vi aspetterete un post al giorno come abbiamo fatto fino ad adesso, vero?

Beccatevi questa infografica a tema!

Fate click desto - apri link in un altra pagina -

venerdì 11 novembre 2011

Metal Hurlant Chronicles

Prima di darvi questa news semifredda, io l'ho scoperto  ora, ma magari voi lo sapevate da tempo, penso di dovervi spiegare un po' chi sono, altrimenti non potete capire perché alla suddetta news io mi sia eccitato come una scolaretta.
Lavoro, o almeno cerco di lavorare, nel mondo del fumetto. Prima che facciate come mia nonna, no, non so disegnare, faccio lo sceneggiatore. La mia vita l'ho passata fra montagne di carta stampata e da lì che vengo, romanzacci e tonnellate di fumetti. Quando hanno iniziato a sfornare serie telivisive come non ci fosse un domani, ho iniziato a vederle, tutte come se l'indomani non dovessi andare a lavoro o a scuola, ma alla radice sono un nerd classico: fumetti e film in cui esplodono le cose.  Quindi capirete bene che, quando mi hanno detto che stavano producendo una serie televisiva sulla celeberrima rivista a fumetti Métal Hurlant io abbia detto: Grande Giove!
Ripresomi da un breve svenimento sono andato a cercare informazioni un po' ovunque e ho scoperto quasi subito che per la serie aveva già firmato Michael Jai White. Al che ho avuto un secondo svenimento perché è uno degli attori d'azione più rozzi che io abbia mai visto sferrare un calcio a giro.
Più o meno nello stesso momento ho anche scoperto che avevano girato un teaser della serie, questo qui sotto.
Ora dovreste aver capito che ho la pressione bassa e che, la vista di Michael Jai White che sferra un calcio a un robottone, mi abbia provocato un nuovo svenimento.
Scrivo il post subito dopo i fatti che vi sto mano a mano raccontando, ho le mani tremanti e la vista appannata (probabilmente un trauma cranico dovuto agli svenimenti),  quindi spero mi scuserete la mancanza di struttura e mi permettiate di spiegare solo ora cosa è Metal Hurlant.
Erano gli anni settanta, io ancora non ero neanche in programma, ma mio padre mi spianava già la via per diventare un nerd professionista. Per farlo, tra le altre cose, comprava Metal Hurlant, una rivista  contenitore francese che ospitava storie di fantascienza, horror e fantastiche. Per farvi comprendere a pieno il calibro della cosa, Metal Hurlant è stata casa di autori come Bilal, Moebius, Corben, Druillet, Jodorowsky. Insomma una specie di delirio di bellezza. Una volta diventato un brufoloso adolescente ho iniziato a cercare negli scaffali di casa materiale pornografico e mi sono imbattuto in qualche pin up sulla copertina di Metal Hurlant. Dopo aver passato parecchio tempo in bagno con le mie nuove scoperte mi è capitato anche di aprirli quegli albi e, meraviglia, dentro c'erano cose che, non esagero, riuscivano a competere con le tette in copertina. Le storie di Metal Hurlant, ad almeno quindici anni di distanza, erano ancora di incantare un adolescente brufoloso.
Ora che vi ho raccontato metà della mia vita e l'importanza di Metal Hurlant per la mia adolescenza, possiamo passare a un'analisi leggermente più tecnica della serie in uscita.

Variety da come sicuri i seguenti attori nel cast della prima stagione Scott Adkins ("The Expendables 2"), Michael Jai White ("Black Dynamite"), Rutger Hauer ("Blade Runner"), Joe Flanigan ("Stargate Atlantis) e James Marsters ("Buffy"). Un cast di vecchie e nuove star che promette ottime interpretazioni.
La serie sarà composta da dodici episodi autoconclusivi di mezz'ora. A quanto pare le storie saranno tratte dalla rivista, in sostanza sarà un prodotto molto simile a Tales from the Crypt.
Un'imbruttita di White può più di una risoluzione Onu
La data d'uscita, sempre secondo Variety, è prevista per aprile del prossimo anno la produzione è francese, ma gli episodi verranno chiaramente girati anche in inglese. La sony picture si sta attivando per la distribuzione in Europa che è già sicura in Germania, Svizzera e Austria. Stranamente ancora niente in Italia. Ah no dimenticavo che quest'anno prende il via l'ottava (!) stagione di Don Matteo... non è più strano nulla allora.
Apparte le polemiche sull'arretratezza del nostro paese, devo dire che il trailer mi ha provocato emozioni contrastanti. I fondali alla 300 sono leggermente disturbanti, l'estetica della serie in generale potrebbe far storcere il naso a molti, ma ci siamo abituati a quella di Spartacus, ormai nulla è impossibile. Per quanto riguarda la storia il bello degli episodi episodici (sta continuity nelle serie mi crea problemi di vocabolario) è che se non te ne piace uno quello dopo può essere comunque il tuo preferito di sempre. Limitandomi strettamente a quello che ho visto: ci sono due che si menano forte forte in un'ambientazione fantasy con delle spade e alla fine uno dei due da un calcio in faccia a un robottone... se siete stati attenti durante tutto l'articolo avrete di sicuro capito che non posso essere obiettivo, ma in questo caso neanche mi frega di esserlo, cioè stiamo parlando di un attorone di film d'azione che mena calci contro un robot!
Deliri Nerd a parte rimarrò incollato allo schermo del pc finchè non ne saprò di più sulla serie e poi vi farò sapere, volenti o nolenti.

Handmade Stuffs


Ditemi se non sono i migliori peluche che un bambino possa desiderare...
...cioè io li desidererai se fossi un bambino...
...ok, ne voglio uno!


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giovedì 10 novembre 2011

Denzel

Ora la domanda potrebbe essere: - Perché Ryan Reynolds?-
Se non fosse che poi nello stesso film c'è pure Denzel con il suo miglior sorriso da figlio di puttana.

Niente più domande su Reynolds vero? Mi pare di rivivere i giorni di Training Days, la mia ragazza all'uscita dal cinema mi continuava a provare a convincere che nel film che avevamo appena visto c'era anche Ethan Hawke.
Comunque il regista è Svedese, so che è solo un trailer quindi non dovrei sbilanciarmi, ma dopo Nicolas Winding Refn, un altro scandinavo a Hollywood con un film d'azione... sarà che oltre a fare bene i mobili componibili sti scandinavi so forti pure a girare?
Comunque appena esce ve beccate una recensione piena di preconcetti positivi perché c'è Denzel che fa il cattivo.

MM

Misfits terza stagione


Ho aspettato per parlarvi di Misfits, per confermare un sospetto e dare agli sceneggiatori una puntata per riaggiustare gli equilibri dopo l'abbandono di Robert Sheehan . Ho aspettato e mi sono goduto alla grande la prima puntata tutta dedicata al "new guy", che poi nuovo non è per gli amanti della perfida Albione. Infatti il sotituto di Sheehan è Joseph Gilgun già navigato interprete di This is England e Shameless. La sostituzione fondamentalmente non va a intaccare la ricetta su cuoi è costruito Misfits, praticamente sostituisce uno strozzetto dalla lingua lunga, con un pazzo con nessun paletto morale. Gilgun riesce a farci dimenticare facilmente di Nathan perché fondamentalmente lo ricalca, dando al personaggio una carica emotiva anche più alta. La sostituzione non è quindi stata un problema, ma quello che mi preoccupa seriamente è quella che potrei rinominare malattia-skins-degenerativa. Lasciatemi spiegare: skins è un teen drama, niente di nuovo sotto al sole sennonché invece di metterci dieci puntate per darsi un bacio sulle labbra, nei primi dieci minuti la ragazza di turno se l'è già preso in culo mentre era fatta di ecstasy (il telefilm è comunque molto bello vi consiglio di leggere la mia recensione QUI). Sollevare l'asticella del permesso in tv è stata da anni la forza dell'Inghilterra, ma porta con se una malattia genetica che si manifesta nelle serie interessate. Cerco di spiegarlo con una simpatica storiella: Aldo vuole impressionare la sua ragazza quindi decide di regalarle per il compleanno degli orecchini di brillanti, Aldo pensa sia una buona idea. L'anno dopo però si ritrova a doverle fare un regalo come minimo di pari livello e quindi fa economia e le regala una collana di corallo. Aldo non ha considerato la crisi dei tre anni, quest'anno non basta più un regalo come quello dell'anno precedente, se vuole mantenere i suoi spettatori (cavolo sono uscito di metafora), se vuole restare con la ragazza deve stupirla, ma Aldo è un uomo e invece di regalarle un viaggio in una capitale europea le da una busta con dei soldi dentro, tanti soldi dentro. Per Aldo è il miglior regalo possibile, la ragazza invece inizia a uscire con qualcun'altro. 
Per dare un senso a sta cosa: la verità è che misfits è fatto con due soldi, punta tutto sul sesso semiesplicito il linguaggio esplicitissimo e un realismo iperrealistico, ma a forza di esagerare il gioco è facile che si rompa e, quello che una volta era audace, diventa semplicemente troppo oltre. In queste prime due puntate si è sentita tanto la mancanza dell'elemento supereroistico, il preview della prossima fa ben sperare, quindi incrocio le dita, perché in fondo Misfits mi piace ancora!

MM

Dedico le ultime parole a una colonna sonora che mi ha sempre fatto andare fuori di testa, il mio socio Riccardo non sarà d'accordo, ma prima che la sostituisca con un tributo ai Pantera beccatevi la playlist:

This ain't the way to live - funki porcini

Invaders must die - Prodigy
Pogo - Digitalism
The Blood Red Shoes - It's Getting Boring by the Sea
The Black Keys - Everlasting Light
Gil Scott Heron - Me and The Devil
Evenings - Friend [Lover]

The Sonics - Have Love Will Travel
Justice - Phantom Pt. II (Boys Noize Remix)

mercoledì 9 novembre 2011

Contro-contro rece

Io e Riccardo abbiamo per la prima volta un'idea diametralmente opposta rispetto a qualcosa... la risolveremo in maniera matura, più o meno così:
Mi pare logico che nella parte di Bruce Lee ci sia io.

[CONTRO rece] Hell on Wheels



Mentre il collega Monteleone allacciava il cinturone e caricava le sue Colt, io riempivo il mio bicchiere di whiskey e come lui mi accingevo a vedere questa prima puntata di Hell on Wheels.

Avrete già capito che se mi fossi entusiasmato come lui non starei qui a scrivere queste righe. 

Ma partiamo dall'inizio: 


martedì 8 novembre 2011

lunedì 7 novembre 2011

OLLY MOSS



Olly Moss è un misterioso artista nato nel 1987 in Inghilterra. Di lui non si sa praticamente nulla, o per lo meno questo è quello che si evince da una veloce ricerca sul web. E noi figli di internet se non troviamo nulla on-line la etichettiamo come sconosciuta-misteriosa.

Perciò possiamo solo dire che Olly Moss è un misterioso, giovane e inglese artista che fa parte di quel gruppo di artisti che hanno fatto della sintesi e del minimalismo  le loro armi migliori.

In tutta onestà questa corrente che ormai impervia da anni ha leggermente iniziato a stancarmi. Se gli anni '80 e '90 ci hanno saturato col loro stile ricco e pacchiano la prima decade degli anni duemila è stata marchiata dal design  minimal. Forse è quasi ora di cambiare.

Ma questo non mi impedisce di sbavare dietro al genio di Olly Moss e alle sue rivisitazioni di poster cinematografici e alle sue varie opere di grafica. Moss è il figlio artistico di quel genio assoluto di Saul Bass  che ha cambiato per sempre il concetto di grafica (vi ricordate il poster di "Vertigo" di Hitchcock?).

Una sua recente mostra sottolinea proprio questa sua capacità di esprimere il tutto con il poco. Di saper individuare con gran capacità l'elemento contraddistintivo di un soggetto e focalizzare su di esso tutta la potenza della sua grafica essenziale!



Olly Moss Art Show @ Gallery 1988 from Threadless.com on Vimeo.


Un genio, quello dell'artista inglese, riconosciuto ovunque viste le sue collaborazioni di livello altissimo: Wired GQ,The IndipendentThe GuardianThe New York TimesThe Financial TimesEmpireNikePuma,LevisABCLucasfilm... 


Ai videogiocatori invece segnalo che è sua la cover di Resistance 3!

QUI trovate il suo sito
QUI il suo blog

Invece di seguito una gallery con alcune delle sue opere riguardanti rivisitazioni di poster cinematografici. Guardate e capirete perché non possa fare a meno di amarlo!

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domenica 6 novembre 2011

NERD vs GEEK


E' domenica e sarebbe cattivo da parte vostra aspettarvi un post del tutto originale.
Ecco perché, senza vergogna, mi rigioco un vecchio post di un mio vecchio blog. 
Si parla di etimologia delle parole nerd e geek, dell'uso inappropriato della prima e delle differenze che caratterizzano i due diversi tipi di soggetti che possono essere etichettati in questi due modi.
Buona lettura e buona domenica!


NERD

Il vocabolario Ragazzini dice per nerd: una nullità, uno zero. Individuo imbranato, goffo, scialbo. Fanatico, fissato.

L'origine della parola non è del tutto chiara. Negli anni sessanta il filosofo Timothy Fuller usò la parola nerd per definire una persona intelligente ma socialmente incapace.
Ma l'origine è più antica. C'è chi la individua nel nome di uno strano animale che compare nel libro If I Ran the Zoo del Dr. Seuss. Ancora più interessante la possibilità che derivi dal nome dell'azienda Northern Electric Research and Development i cui dipendenti avevano un pocket protector (oggetto da tasca della camicia per evitare che l'inchiostro delle penne la sporchino) con sopra l'acronimo dell'azienda N.E.R.D. 

Ma trovare l'origine di un termine che nasce lentamente e "dal basso" è difficile se non impossibile e rimaniamo nel campo delle teorie.

Piuttosto è interessare vedere l'accezione che tale termine ha assunto. Dal Ragazzini sopra citato prenderei per buoni solo due aggettivi: goffo e fissato. Il nerd è quella persona fissata con le materie scientifiche, esperto di informatica ma socialmente problematico. C'è addirittura chi affianca il nerd alla sindrome di Asperger. Un po' esagerato forse, ma è tanto per rendere l'idea. In americano la parola è usata principalmente come dispregiativo. Dai '90 in poi è iniziata una rivalsa dei nerd e la parola è usata anche positivamente per definire qualcuno veramente capace nel suo campo (per lo più scientifico). Però diciamolo, a dare questo accento alla parola sono unicamente gli stessi nerd.

In Italiano la cosa è diversa. Per noi il termine è molto settoriale, e per lo più positivo. Lo usiamo solo noi nerd e ce lo diciamo simpaticamente. In questi tempi, che potremmo quasi definire "generazione Big Bang Theory", essere dei nerd non è più quella roba sfigata che era un tempo ma è divenuta tendenza alla moda. Basti vedere come si vestono gli hipster. 



GEEK

Il Ragazzini dice: Tipo bizzarro. Tipo introverso, goffo, imbranato. Secchione. Fanatico.

Che dite? Sono le stesse definizioni di nerd? eh si, il Ragazzini non c'ha capito niente. Ma andiamo con ordine.

Etimologia della parola da Wikipedia: "La parola geek viene fatta risalire al termine dialettale inglese geck (sciocco), a sua volta tratto dal Basso Tedesco GeckNel XIX secolo il termine indicava una persona che inghiottiva animali vivi, insetti, etc., come forma di spettacolonell'ambito di fiere..."
Fondamentalmente il geek è più orientato verso l'informatica e le nuove tecnologie e, cosa più importante è socialmente attivo. E' proprio questa caratteristica sociale a diversificarlo dal nerd. Di base vivono ambedue nella stessa sfera culturale: scienze, informatica, sci-fi, fantasy, gdr, mmporg, fumetti, serie tv etc... ma il geek riesce a ritagliarsi uno spazio di vita sociale al contrario del nerd che vive i suoi interessi in maniera solitaria e, forse, più maniacale.
Cercando nell'interessante vocabolario on-line Urban Dictionary ho trovato tra le varie cose questo semplice quanto efficace schema:

................. Technical ...... Social
Title ............ Skills .......... Skills
---------- ---------------- ------------
Normie ......... No ............. Yes
Geek ............ Yes ............. Yes
Nerd ............ Yes ............. No
Dork ............. No .............. No
(Normie sono le persone "normali" e i Dork i veri e propri cretini)



Se dovessi proprio scegliere un termine italiano per definire il nerd userei secchione. Invece per geek userei fan o fanatico (fanzinaro, si diceva una volta). Il discorso è che nella stessa lingua anglosassone hanno diverse accezioni a seconda del contesto. Possono anche essere affiancate ad altre parole che gli donano un significato diverso o più specifico.

La conclusione è che usiamo la parola nerd in maniera generica e raramente con il significato negativo (ovvero di sfigato) che ha in originale. Geek sarebbe il termine più adatto ma è ancora più ricercato di quanto non lo sia nerd.

Vi lascio con una infografica abbastanza esplicativa. 

RT