venerdì 28 ottobre 2011

LUCCA Comics & Games


Come buona parte dei nerd italici da domani saremo in quel di Lucca Comics & Games.
Il prode Michele Monteleone è già andato in avanscoperta a controllare la qualità delle cosplay.
Domani lo raggiungerò insieme a una combriccola di fumettari niente male.

Se i potenti mezzi tecnologici a nostra disposizione non ci tradiranno cercheremo di fare un reportage day bay day della più importante fiera fumettistica del bel paese. Se non avrete nostre notizie vuol dire che:

a - la qualità delle cosplay è davvero buona e siamo stati distratti da altre priorità
b - la qualità delle cosplay è davvero pessima e siamo stati distratti dalla depressione
c - l'area games ci ha risucchiato con tutti i suoi videogames, gdr e giochi vari
d - siamo sbronzi a Piazza Anfiteatro

Vi lascio col grande classico di cui sopra che ci emoziona sempre!

Ciao!
RT



mercoledì 26 ottobre 2011

Dc New 52 (seconda parte) + e speciale Scott Snyder


Ho deciso che parlerò solo dei numeri che mi sono molto piaciuti, ma soprattutto vorrei esprimere tutta la mia stima per quello che sta venendo fuori come uno dei migliori sceneggiatori in forza alla DC, Scott Snyder.

Swamp Thing


 Inizio con onestà dicendo che non ho mai letto un numero di Swap Thing, neanche l'acclamatissima run di Alan Moore che gli permise l'igresso in DC. Non ho quindi metri di paragone, ma certo non si può dire che Scott Snyder non abbia saputo dare corpo al suo personaggio. Il dottor Holland è un botanico, uno scienziato, ma ha smesso di lavorare nel suo campo di specializzazione, si è ritirato. Il tutto è avvenuto dopo un violento incidente che l'ha ucciso, la natura, in particolare la palude vicino al suo laboratorio, l'ha riportato in vita e gli ha dato il potere di poter comunicare con le piante. Holland viene chiamato dal suo predecessore, il vecchio Swamp Thing, a salvare il mondo da un male antico e distruttivo, un dio del caos e della morte. Holland però ha iniziato a temere il potere del mondo vegetale che per tutta la vita ha studiato. Come lui stesso vi spiega nelle pagine dei primi due albi, la natura (intesa come regno vegetale) è violenta, violentissima, solo che la sua lentezza fa sì che l'uomo non se ne accorga. Quindi il dottore come potrà fidarsi dei suoi poteri? Quando il grande male busserà alla sua porta Holland risponderà alla chiamata? Deciderà di essere il prossimo Swamp Thing?
Lo scopriremo insieme nel numero 3 della nuova serie, intanto possiamo fare un po' di considerazioni su quanto visto finora. Snyder mette in campo una capacità di scrittura notevole e un gusto per l'oscuro e la paura notevolissimi. I suoi fumetti di sicuro non sono da bambini, ve ne accorgerete quasi subito, uccelli che cadono morti dai cieli di Metropolis, pesci in fin di vita nelle acque di Atlantis, mosche che si infilano nelle orecchie e possiedono gli uomini... niente materiale da passare alla vostra nipotina seienne (o magari sì così la smette di pensare che tutte le fate vengono da Fairytopia). Accanto a Snyder troviamo il rodatissimo Yanick Paquette che sembra già perfetto nel primo numero, ma che esplode letteralmente nel secondo. Sicuramente le sue griglie formate da rami o disegnate come gorghi di un'allucinazione devono molto al collega J.H. Williams III, ma molti pagherebbero per un simile paragone. Il fumetto per ora segue alla perfezione il Viaggio dell'eroe di Vogler e sinceramente non vedo modo migliore di scrivere il numero uno di un qualunque supereroe... spero per chi non legge in originale che la serie arrivi anche in Italia.

Batman #2
La sentenza di morte Bruce Wayne è stata emessa dal misterioso gruppo della Court of Owls (corte dei corvi). La storia inizia con Bruce che cade dall'osservatorio in cima alla Wayne Tower infrangendo la finestra panoramica. Insomma si inizia in salita e il numero non fa altro che alzare il tiro. Prima il buon batman guida una moto letteralmente dentro a un'elicottero, poi si scontra con l'emissario della Corte combattendo in aria mentre cade per venti piani: insomma una ficata (sono molto tecnico quando mi ci metto). Apparte le suggestive immagini create da quel mostro di Greg Capullo, la forza di questo Batman sta in un'ingrediente: Gotham. La Court of Owls è una leggenda della città, in questo numero l'architettura stessa della città natale di Bruce salva il suo figlio prediletto e il motivo per cui la corte ha emesso la sua sentenza su Bruce è proprio il suo piano di rinascita per Gotham. 

Dopo una facile consultazione su wikipedia e un po' di shopping compulsivo mi sono procurato gli altri numeri del pipistrello scritti da Scott (ormai pure lui è amico mio). Li ho letti, ho goduto parecchio e ho scoperto che quello di Scotty (sempre più amiconi) verso Gotham è vero e proprio amore. Ma andiamo con ordine...

 The Black Mirror #871-873
Batman, quello originale che sotto la maschera c'ha il faccione di Bruce, se ne sta all'estero a espandere il franchising del pipistrello insieme a Grant Morrison, mentre il suo vecchio Robin, Dick Grayson, in compagnia di Scotty e con la maschera di Batty, si fa un giro negli abissi di Gotham. Dopo una serie di efferati omicidi, Dick/Batman scopre una casa d'aste, The Black Mirror appunto, in cui si vendono pericolosi reperti appartenuti ai criminali di Gotham, ma pare che i cattivi di turno non prendano bene l'intromissione del ragazzo meraviglia quindi lo drogano e lo picchiano per bene... naturalmente tremenda vendetta si abbatterà su di loro. Finalmente su Batman tornano sangue e incubi, visioni disturbanti e paesaggi davvero dark. Non ho nulla contro la direzione di Morrison, ma il cavaliere oscuro era da un po' che non era tanto nero. Jock il disegnatore degli albi ha un tratto inquietante, perfetto all'occasione e sa tratteggiare la Gotham oscura che tanto piace a Scotty.




Hungry City #876-878
Alle cinque del mattino apre una delle più importanti banche di Gotham e, nell'androne, viene ritrovato il cadavere di un'orca assassina. Avete bisogno di altro per decidere di leggerlo?

Il ciclo di Snyder su batman prosegue con "My Dark Architect" e "The Face in the Glass", sempre più nero sempre più splatter.













Gates of Gotham
Una mini dedicata alla storia di Gotham, agli architetti che l'hanno progettata, a una vendetta che attraversa i secoli, ai segreti delle famiglie più potenti della città. Snyder da il meglio di sé, e rivela a pieno il suo amore per la città del pipistrello, creando la leggenda su un luogo che già di per sé lo è. Gotham è il cavaliere oscuro e fa piacere sapere che non sono l'unico a crederlo. I disegni dei cinque volumi che compongono la miniserie sono per lo più di Trevor McCarthy, che non so come mai mi ricorda moltissimo lo stile francese e che paradossalmente ho poi scoperto è il creatore del Batman Francese Nightrunner. L'accoppiata funziona e il design Steampunkoso del cattivo di turno ci piace tanto.






Ora mi sono fatto prendere dalla mia fissa per Snyder, ma vi prometto che alla prossima ci vediamo per parlare: dei primi due numeri di Aquaman, del secondo numero di Action comics, del Batman di Fincher e dell'icomprensibile Demon Knights.

MM

La torre Nera è una serie HBO


La notizia è calda e profuma come la migliore torta di mele della vostra vita. 
Basta pensieri sconci sulle torte di mele e iniziate a pensare a quanto potenziale hanno Stephen-dio-della-scrittura-King e la-migliore-emittente-di-sempre-HBO. 
Ieri il produttore cinematografico Ben Grazer, durante un'intervista per MTV, ha rivelato che: anche se i Film basati sul ciclo della Torre Nera si sono rivelati troppo ambiziosi per la Universal (tradotto costavano 'na fracca) invece HBO ha trovato interessante il progetto, tanto interessante da saltare a bordo. Sembra che la cosa sia fatta, vedremo il pistolero sul piccolo schermo e, considerando i precedenti di HBO (basti pensare a Game of Thrones), non sarà neanche robetta da poco.

Quoto le parole di Grazer: "We're going to do The Dark Tower with HBO. We'll do the TV with HBO, and we'll do the movie with… to be determined. We'll do it right."
Se siete delle persone brutte e ancora non vi fidate potete controllare la mia fonte qui

Fremo all'idea, probabilmente il progetto avrà una lunga gestazione, ma l'attesa fa parte della vita di un Nerd, siamo gli entusiasti per eccellenza, quindi ora mi vado a ricomprare tutti i libri e pure i fumetti della Marvel e poi mi provo a infilare nel mio costume da carnevale da Cow-boy che avevo da bimbo e aspetto davanti allo schermo spento leggendo e accarezzando la mia pistola (basta pensare male!) fino a quando HBO non si decide a esaudire il mio ennesimo sogno.

MM

The Expendables 2


Un uomo deve essere capace di commuoversi nelle occasioni giuste.
Non è una debolezza, ma sintomo di umanità. I sentimenti sono ciò che ci rende umani.
Ecco perché non c'è da vergognarsi a sentire un brivido, avvertire la lacrima che si forma nell'occhio, percepire la pelle d'oca a guardare queste foto!








RT

E chi vuole capire capisca

Mi è arrivata questa mail, ho come l'impressione che contenga un messaggio inequivocabile...

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Ora non ho un Kindle, ho un Ipad quindi non ho bisogno di niente al mondo, ma il figlioletto di Amazon mi sembra sia entrato nel mercato a "gomiti alti", le specifiche tecniche di quell'affarino lo mettono alla pari praticamente con ogni macchina in commercio e il suo prezzo fa davvero paura.
Ah, se ancora non avete capito il sottile suggerimento che mi dava amazon con questa mail...
IL KINDLE COSTA MOLTO MENO DEGLI ALTRI!

MM

martedì 25 ottobre 2011

The Walking dead S02E02


Secondo giro di giostra per The Walking dead. Questa volta va un po' meglio anche se probabilmente è tutta un'illusione. Mi spiego meglio: l'altra volta quello che, secondo il mio futilissimo parere, non andava bene era che a fronte di una prima parte tirata e piena di zombi, la fine della puntata tirava il freno a mano e annoiava anche un po'. Nel caso di questo secondo episodio invece è stato invertito l'ordine degli addendi e, checché ne dica l'aritmetica, il risultato è cambiato. Nella prima parte assistiamo a una mezz'oretta di chiacchiere noiosissime e ripetitive e a un raggelante flashback pre-invasione, ma la seconda parte si rivela in crescendo. Ci sono di nuovo gli zombi, la tensione e anche una bella figliola a cavallo armata di mazza da baseball. Nel complesso quindi la puntata soddisfa più della prima, ma lascia dietro di sè luci e ombre, Gioie e Dolori:

Gioie
1) Il red-neck-balestriere è sempre di più il mio personaggio preferitissimo, cinico e zen. 
2) Odio un po' meno Shane per non essere morto nella prima stagione visto che si comporta da Super Macho  e prende a cazzotti in faccia un errante.
3) Continuo ad odiare Rick e, anche se sembra controintuitivo, è un bene visto che lo odiavo anche nella versione a fumetti.
Dolori
1) I flashback di matrice Lostiana, mi spaventano un pochino, un po' tanto a dire la verità. Nel fumetto non c'erano ed filava tutto liscio, anche perché me ne frega una sega di sapere a che asilo andava Carl prima dell'arrivo degli zombi... anzi a dire la verita me ne freha una sega di chiunque di loro a meno che non venga inseguito da della carne morta!
1bis) La mia paura più grande deriva da un'intervista fatta all'attrice Sarah Wayne Callies (Lori Grimes):                                                                                                                                           
Q: How weird was it to film the scenes this season that flash back to before the apocalypse?         A: It's very different; I wear a dress in one of them and my hair is up and I'm wearing flip-flops and I'm carrying a Blackberry and I've got lipstick on. Most of the crew walked by me on the way to set without saying hello, because they didn't recognize me!                                           
Per chi non leggesse l'inglese il brivido che vi percorre la schiena è giustificato... all'orizzonte nuovi inutili flash-back.

Inaspettamente Shane mi sta molto simpatico e non vedo l'ora di vederlo all'opera nel nuovo episodio... vi lascio con il promo.

Voto 6,00

MM

Cattivi: Vampiri

  



"Il sangue è vita!"

-Dracula- Bram Stoker

Per il secondo appuntamento con i "cattivi" abbiamo deciso di rimanere nel fantastico mondo dei non-morti.
Questa volta però non siamo attanagliati da nessun dubbio amletico, al contrario poniamo con mano sicura i vampiri nell'olimpo dei cattivi più cattivi.
Rimaniamo perciò sempre nel genere horror che vede, nelle sue creazioni migliori e più mature, la componente moralistica come uno degli elementi principe.
Gli zombi perciò sono il riflesso di una società vuota, apatica, depressa, inutile e cannibale. Il riflesso di un umanità pronta a divorarsi le cervella senza porsi troppe domande.
Ma se lo zombi è una creatura priva di intelletto la stessa cosa non si può dire del vampiro che, invece, è dotato di intelligenza raffinata e, nella sua raffigurazione più romantica, anche di cultura.

Evoluzionismo vampirico  
L'horror partorisce i suoi mostri a seconda dell'epoca. E ogni volta punta il suo dito perbenista e moralista verso qualcosa e i suoi figli deformi e mostruosi ci si avventano sopra.
Vi ricordate il bel discorsetto di Scream? Quello in cui vengono elencate le regole fondamentali di un horror?
No? vabbè siete pessimi... ve lo posto:


I vampiri non fanno eccezione. Con l'unica differenza che il "mostro" non cambia. E' sempre il vampiro. Nel romanzo "Dracula" di Bram Stoker il tema sesso è completamente diverso da come viene affrontato (e dai significati che assume) nel film di Coppola. Sono due prodotti che parlano dello stesso vampiro, ma in epoche completamente diverse. E se il Dracula di Stoker rappresenta l'aristocrazia e la critica ad essa non può certo essere la stessa cosa per Angel della serie Buffy.
Per non parlare di opere più moderne come la serie tv True Blood, dove il sesso la fa da padrone.
Allora il vampiro, possiamo dirlo, serve da catalizzatore per quegli elementi moralisti che l'opera, figlia del suo tempo (quale esso sia), vuole denunciare


Tutto questo è vero in parte. Infatti ha senso più in un ottica moderna che classica. L'horror classico ha una componente romance e drammatica che forse il cinema dell'orrore dagli anni '80 in poi ha un poco perso. Dracula (il vampiro per eccellenza) come i suoi compagni di mostruosità classica (il mostro di Frankenstein, l'uomo lupo, Quasimodo...) vivono il dramma dell'essere in bilico tra umano e mostro, tra bene e male, tra vecchio e moderno combattuti tra seguire la loro natura diabolica e combatterla. Ma se il mostro di Frankestein e l'uomo lupo sonno vittime del male, Dracula è invece un male atavico. Il vampiro rappresenta il male che sempre è stato e sempre sarà componente dell'uomo! 

Negli anni i vampiri si sono evoluti. Al cinema, nei romanzi e in tv hanno progressivamente abbandonato quegli elementi classici integrandosi in una società moderna. Si sono spogliati di mantelli e merletti e hanno vestito trench di pelle e anfibi.  

E' doveroso però sottolineare che vampiri e zombi, seppur rientrando nel'enorme calderone dell'horror, fanno genere a se. E non è sottolineatura da poco poiché implica la possibilità di svincolarsi, a volte, da quei paletti del genere padre, l'horror appunto, rientrando però di contro in un recinto del sotto-genere. Ma questa è caratteristica fondamentale e imprescindibile del genere!


Gotici, punk, metallari, cyber... ma sempre con i canini appuntiti

Se allora sono figli del loro tempo non importa quanto siano anziani, quanti secoli abbiano, i vampiri saranno sempre al passo con i tempi.
Certo, con quell'aurea romanica e dannata che è quasi impossibile lavargli via, ma comunque integrati nelle mode dell'epoca.

Il "Nosferatu" di Murnau (1922)
Il mio film preferito dell' espressionismo tedesco, corrente artistica che ha influenzato (e influenza inconsapevolmente ancora oggi) generazioni di artisti.
Un opera indigesta ai non cinefili.
Il tutto è stato citato in "L'ombra del vampiro", film di Elias Merhige del 2000.

                                               
"Dracula" (1931) in una delle su interpretazione storiche di Bela Lugosi. Film di Tod Browing. Il Dracula che ha segnato più di tutti la sua iconografia classica!


E di nuovo il conte, stavolta interpretato da Gary Oldman in "Dracula di Bram Stoker" di Coppola. Un film che ha riscosso un discreto successo alla sua uscita ma che è divenuto cult nel tempo. Un Dracula che soffre il passare del tempo, la sua vecchiaia. Dunque di nuovo, un vampiro che soffre il conflitto con la sua parte umana, con la sua parte viva.




Questi sopra sono solo alcuni dei vampiri classici ai quali potremmo aggiungere le interpretazioni di Klaus Kinski, Christhofer Lee o le storie a fumetti "Vampire Tales" che hanno visto alle matite, tra gli altri, anche John Romita sr.
Non bisogna dimenticare inoltre il romanzo da dove tutto è iniziato che non è "Dracula", bensì "Il Vampiro" di John Polidori (1819).



Quand'è allora che i vampiri decidono che i mantelli, i pizzi, i gilet ed essere bruti e mostruosi non era più di moda? Negli anni '90. Più precisamente nel 1998 con la serie tv "Buffy, l'ammazzavampiri" creata da quel genio di Joss Whedon e interpretata da Sarah Michelle Galler.

Su questa opera televisiva ne ho veramente sentite dire di tutti i colori. La verità è che Buffy è stupenda e che gli effetti speciali brutti e una prima stagione scadente non bastano per svalutarla minimamente. Tralasciando tutto ciò che la rende magnifica, per quanto riguarda il nostro argomento Buffy segna una svolta nella visione dei vampiri. Le creature della notte si sono emancipate, si vestono alla moda (sempre mantenendo i toni dark), girano per locali, sono giovani e belli. Molte tematiche del genere rimangono, come il tabù del sesso (la storia d'amore con Angel ne è un chiaro esempio) o il conflitto del mostro, combattuto tra bene e male. Il percorso che compie Spike è esemplare: il suo amore per Buffy lo porta a sconfiggere il suo lato malvagio, a trovare un anima e, al fine, sacrificarsi per il bene. 

Il resto è facile. Nel 2000 arriva quel filmone di "Blade", che curerà ulteriormente l'aspetto di modernizzazione dei vampiri. Non sono più bestie solitarie, ma si raggruppano in clan. Non vivono più in polverosi castelli ma in palazzi di vetro. Non si trascinano nella notte nascosti dalla nebbia ma si sballano in discoteca.
Il vampiro entra nel nuovo millennio a passi di techno e vestito di latex!
Il film è fico. Non mi viene in mente altro termine e vale la pena vederlo anche solo per la scena in discoteca e per il primo bullet time, padre di quelli poi usati in Matrix!

Il 2003 è l'anno di "Underworl" che vale la pena vedere solo per la bellissima Kate Backinsale. Il film narra la guerra tra vampiri e licantropi. Un ulteriore passo avanti: i vampiri hanno una società nella società e vivono conflitti secolari con altre creature della notte. Il mantello di seta con l'interno rosso è ormai un ricordo lontano! Il film ha avuto due seguiti, uno più brutto dell'altro.
Così umani eppure così cattivi?
Ma alla fine 'sti vampiri so davvero così cattivi? Sempre in combutta con tra bene e male, sempre affranti da un amore impossibile, in bilico tra vita e morte, creature mitologiche e secolari.
Si, sono cattivi.
Ma tutti i cattivi migliori hanno un lato umano/buono. Un barlume di speranza che ci fa sperare per loro. Darth Vader non vuole in fondo solo l'amore del figlio? Conquistare la galassia insieme? (bravo Luke, sei un pirla...).

E' questo che rende così affascinanti i vampiri, la possibilità di scegliere. Il fatto che la dannazione ha una possibilità di redenzione. I vampiri hanno sconfitto la morte e ne pagano le conseguenze. Sono dannati per sempre eppure innanzi a loro si può palesare un bivio, un sentieri che li liberi dal male. 



Perché la vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa d'altro, no? E la morte l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene

Dracula -Bram Stoker-



RT


Birra e Darth Vader consiglia
Le opere citate fin qui sono tutte consigliate. Il fatto che non compaia "Twilight" la dice lunga. 
Ci sentiamo i consigliare anche: