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lunedì 21 ottobre 2013

Film che fanno il giro: Flash Gordon

C'era una volta un tempo lontano lontano in cui, se in america usciva un film rivoluzionario e visionario come Star Wars, in Italia si pensava di fargli concorrenza o come minimo seguire il trend.
Era un tempo in cui De Laurentis ancora non si era rincoglionito, in cui se dicevi Italia non partiva subito subito la pernacchia generale.
Era il tempo di Flash Gordon!


Non avevo mai visto Flash Gordon prima di pochi mesi fa e sinceramente un po' me ne pento. Perché per quanto pacchiano sia, se guardi un po' oltre ti accorgi di quanto, anche se reazionario comparato al suo cugino bello, Star Wars, ti accorgi dicevamo, che Flash Gordon era davvero tanto tanto visionario.

Come emulo di Star Wars Flash Gordon riesce a sbagliare tutto lo sbagliabile è barocco, dove Star Wars era quasi povero, pesante nel design quanto l'altro era leggero e veloce, ma soprattutto: ammiccante ed erotico come un romanzetto di fantascienza di serie zeta, quando l'altro era puro come le fantasie di un bambino.
Eppure in Flash Gordon c'era qualcosa di grandioso, magari grandiosamente sbagliato, ma pur sempre grandioso.

A cominciare da un protagonista che si piazza all'altro capo dello spettro rispetto a Luke. Un mascellone biondo, giocatore di Football, palestrato, granitico, anche un po' rigido. Molto rigido.


Senza parlare dell'inutile compagnia con cui scatta un improbabilissimo e assolutamente ingiustificato, amore a prima vista. Melody Anderson era aliena dalla sua controparte, Carrie Fisher, quanto il mascellone dal giovane e inesperto Jedi. Dove Leila era forte, mascolina e strafottente, il personaggio della Anderson invece incarnava tutti i tratti dell'eroina indifesa e sempre in pericolo tipico della cultura Pulp. Sono certo che la modernità del personaggio di Leila, non fosse minimamente frutto di una riflessione femminista, una lettura moderna della figura della principessa, ma bensì derivasse dall'assoluta incapicità di Lucas di scrivere un personaggio femminile, ma detto questo: funzionava.

Certo nel film di Flash erano altre le donne che colpivano l'immaginazione collettiva come un pugno allo stomaco che toglie il fiato.


Ornella Muti, con il culo a pizzo più bello della storia, viene punita dalla Melato... sangue dal naso!

Dove Star Wars riesce ad essere più puro di una barzelletta di Pierino, Flash è una chiacchierata fra camionisti feticisti. Ornella Muti, con quel vestito rosso ultrattillato, ha probabilmente fatto entrare nella stagione delle caldane più di un adolescente brufoloso. La Melato per tutto il film c'ha uno sguardo sadico da Mistress. Tutto in Flash Gordon, come dicevamo, è portato all'eccesso e oltre. Compresa la tensione sessuale, l'ammiccamento al limite (e oltre) il voglare. Ma gli si vuole bene anche per questo a Flash.

E in carrellata chiuderei ricordandovi la straordinaria (e sopra le righe) interpretazione di Max Von Sydow nei panni dell'imperatore Ming.


L'improbabile design di ogni singola navetta presente nel film.







Una colonna sonora che levati.





E, come si diceva nella recesione degli Orfani, un umore, che guida il film, una speranza che pare abbandonati di questi tempi. L'ultimo giorno in sala di montaggia avranno pur visto il risultato dei loro sforzi e si sono detti: ci può stare, nel mondo c'è posto anche per il film di Flash Gordon. E avevano ragione a crederci perché, sebbene al botteghino sia stato un flop, costato 35 milioni, ne ha incassati solo 27, Flash Gordon è entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo forse anche per il suo coraggio.

Nota a margine. Non so assolutamente se sono stati davvero di ispirazione, ma le guardie dell'imperatore assomigliano straordinariamente alle guerdie vaticane de LoScorpione, che se non lo avete letto ancora, vi consiglio caldamente di recuperare.

Flash è tra noi!

MM


martedì 17 settembre 2013

Film che fanno il giro: The Beastmaster



Certi film sono di tale indubbia bruttezza che prima o poi, nella loro parabola di orrore, diventano belli. Sono quei film pezzenti, ma con un cuore, che si vede che li hanno girati sicuri di fare un capolavoro per poi ritrovarsi per le mani con una di quelle perle trash che diventa un po' il vanto di chi la possiede in dvd originale nella sua libreria.
Un po' Conan, un po' San Francesco, Beastmaster è un classico istantaneo, uno di quei fantasy in cui avevano un sacco di tette e non avevano paura di mostrarle...

Certo, una protagonista femminile con la quarta avrebbe elevato il film ma...
In quanto a stacco di coscia, Tanya Roberts non si batteva... notare l'ultra-mini perizoma.
Certo non mancava neanche il protagonista con il taglio alla Hanson e il cerchietto d'oro in testa, ma era un piccolo prezzo da pagare per vedere roba tamarrissima e indimenticabile come:

La tigre nera:


Che in realtà era una tigre normalissima dipinta di nero con il lucido da scarpe. Si vedeva pure che era una pezzentata, infatti ogni volta che la tigre si abbeverava, gli diventava il muso bianco. C'è anche un triste finale a sta storia di tigri nere pezzenti (che poi uno si chiede perché non prendere una pantera). Due anni dopo le riprese, la tigre è morta per dei problemi alla pelle causati proprio dalla tintura nera che gli spalmavano sul pelo.

La magica vista animale del Beastmaster:

Pronti al miracolo tecnologico?
MIRACOLO!
Che una volta per farti gasare bastava il trucchetto fotografico più fesso della storia e tu eri un bambino felice che se ne stava ad occhi chiusi a cercare di entrare nella testa del bassotto di casa.

Il cattivo più cattivo della storia:

Se non fossero bastati il naso di Gagamella, le sopracciglia dello Spock cattivo e l'occhio da matto fisso di Rip Torn: Maax, il cattivo, era uno stregone che viveva in uno Ziggurat in cui si dilettava nella sua occupazione preferita: il lancio dell'infante!


Lui le passava così le domeniche pomeriggio, e vi assicuro che nel film la spiegazione data al suo gioco preferito è che, semplicemente, gli andava di fare scrifici di bambini e basta. Giuro!
Bello il mondo quando non bisognava farsi tante pippe, per scrivere un antagonista che valesse la pena di ammazzare.

La scena dell'allenamento con il bastone:


Per quanto Beastmaster puzzi di Scopiazzatura di Conan, c'è da dire che uscì prima. Anche per questo motivo è eccezionale vedere come certe scene sembrino proprio la parodia di quelle di Swarzy. Tipo il momento in cui il nostro eroe si allena a menar fendenti da solo, sul picco di una montagna... con un bastone!?
Perché il bastone? Poco tempo prima aveva preso la spada del padre morto. Che vuol dire la scena? Ci sono forse di mezzo dei simbolismi fallici che potevano sfuggire con l'impiego di una spada?

Comunque quando finalmente si ricorda della spada, il nostro è felice come una pasqua!

Beast Master è bruttino forte, ma appartiena a quella categoria di film brutti fatti con il cuore, straconsigliato da vedere con un gruppo di amici urlanti e ubriachi!

E per finire: una tenera immagine con cui convincere la vostra ragazza a vedere il film che vi farà mollare alla velocità di un... furetti!


MM