mercoledì 16 ottobre 2013

Orfani


Sarà lunga, quindi se avete da fare, se vi si bruciano le cose sul fuoco, se potete aprire questa pagina solo mentre il capo è in bagno, sappiate che Orfani è la migliore serie da edicola che potete comprare e che è dovrebbe essere la pietra angolare su cui costruire il futuro della Bonelli e del fumetto italiano in generale.

Ora, chi ha cinque minuti da dedicarmi, può beccarsi la director's cut della recensione con contenuti i relativi contenuti speciali:

Leggimi la quarta di copertina di un libro di fantascienza e ti dirò in che anno sei. 


La fantascienza è la cartina tornasole della situazione in cui si trova l'umanità in un dato periodo. Diffidate dei giornali e leggete Urania.
Qualche mese fa mio padre mi ha fatto recuperare Zardoz, un film di fantascienza del 1974 con un'inedito, e sinceramente village-people-stupendo, Sean Connery.

Dopo aver preso un po' in giro i costumi improbabili, gli effetti speciali ingenui e il ritmo devastantemente lento della storia, mio padre se n'è uscito con una riflessione rivelatrice. Ha guardato con un mezzo sorriso lo schermo e ha detto: - Certo che però all'epoca ci credevamo davvero. Nel futuro intendo, avevamo la speranza e la sensazione che il mondo non potesse che migliorare-
La fantascienza del 1970 stava proiettando gli umori e i desideri di un'intera generazione.


Orfani comincia con la distruzione della terra, un'attacco devastante ha raso al suolo intere città e ucciso la maggior parte della popolazione mondiale, l'unica speranza per la terra è un gruppo di ragazzini che verranno addestrati per combattere il terrificante nemico responsabile della fine del mondo.
Immagino che data la mia premessa iniziale e questa brevissima sintesi della trama di Orfani, non ci sia bisogno di spiegare molto altro. Viviamo in tempi interessanti e, per quanto Roberto Recchioni (lo sceneggiatore della serie) continui a dire che Orfani è un prodotto furbo, che serve a cercarsi nuovi lettori, a strizzare l'occhio alle nuove generazioni di videogiocatori... Orfani, in quanto fantascienza (aggiungerei: in quanto fantascienza scritta con i controcoglioni), finisce per essere lo specchio dei nostri tempi. 
Tempi senza speranza, anni di attesa, di attesa di qualcuno che magicamente ci proietti di nuovo verso le stelle. Vi ricordate quando l'uomo andava sulla Luna? Quando intere nazioni erano proiettate verso nuovi orizzonti inesplorati, sconosciuti, ma affascinanti? Io, no. E come me, nessuno dei miei coetanei. Possiamo amare all'impossibile la fantascienza di Asimov, quella dei mondi impossibili, delle invenzioni strabilianti e dell'umanità che abita intere galassie, ma la verità è che nessuno di noi ci si può davvero riconoscere. Orfani invece (drammaticamente) ha in se una eco familiare, ci si riconosce in quella totale mancanza di speranza. La vendetta è l'unico desiderio che ci si può concedere, l'unico obiettivo prefissato, l'unica cura al lutto.


Per questo mi piacerebbe sapere che Orfani lo hanno comprato tutti, ma sopratutto i miei coetanei, e anche più giovani, i figli della crisi, quelli che anche la cultura del nostro tempo ha abbandonato, quelli che vivono di nostalgia. A tutti questi vorrei dire che per quanto la storia di Orfani sia lo specchio di un mondo che non ci piace più è anche, di contro, la cura alle nostre pene, Orfani, in quanto prodotto, è il futuro in cui non credevamo più.

Momento Pappappero


Visto che la discussione stava assumendo un tono troppo serio e, in questo blog, a certe cose non siete tanto abituati, per sdrammatizzare vi dico che io la serie l'ho già letta tutta ed è un figata!
L'ho letta mentre Roberto ancora la stava sceneggiando, ho seguito passo passo la creazione delle stupefacenti tavole di quello che probabilmente è il miglior "cast" di disegnatori mai messo su per una serie, ho visto le tavole prendere vita grazie al lavoro di coloristi eccezionali. Mi sento fortunato e mi sento anche investito del compito di ricordarvi di continuo quanto Orfani sia il nostro futuro.


Se ci riuscirò, tornerò a parlarvi della serie di Recchioni e di Mammucari, vorrei farlo ad ogni numero perché nulla di quello che ora vi sembra chiaro nella storia lo è, niente è dato per scontato, nulla è definitivo...    

MM




7 commenti:

  1. La cosa bella è che la massa vi sta facendo a pezzi.
    Gli autori lo difendono. E le persone a chi era rivolto, manco sanno cosa sia.
    Il brutto di Orfani non è che non sia un bel fumetto, ma che non ha nulla di nuovo e per di più, è una sequela di plagi uno dietro l'altro. A me si diceva tempo fa che chi si prefigge essere innovativo, dovrebbe allontanarsi dalle citazioni e fare qualcosa di nuovo.
    Recchioni ha dato ma come è salito in alto, sta cadendo nelle commercialate.

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    1. A parte che ti ringrazio moltissimo per avermi incluso fra gli "Autori", detto questo... mi sa che leggi un altro Internet, perché nel mio, la STRAGRANDE maggioranza di persone l'ha adorato. Oh poi può essere che io mi emoziono facile, magari sarà che di film ne ho visti 14000 invece di 15000, oppure è che tu non ci capisci un cazzo sia di cinema che di fumetti.

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    2. Guardi, posso anche non capirne nulla, ma almeno il rispetto per chi non conosco lo tengo. Cosa che LEI probabilmente non ha mai avuto e l'educazione anche su internet è una cosa importante. Senza contare che va ad offendere anche una passione, quella del cinema che a lei proprio non dovrebbe riguardare. Persone come lei dovrebbero essere lapidate in piazza grande. SI VERGOGNI.

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    3. Lapidate in piazza grande... LEI: Questo giochetto di far finta di essere educati quando poi si scrivono certe cose, un po' mi fa sorridere. Comunque, LEI mi pare si stia accanendo parecchio su Orfani, commentando (con le stesse identiche parole in più di un blog), ma esattamente cosa la spinge a continuare. Pensa davvero che la sua opinione conti qualcosa, soprattutto quando si scaglia con inutile ferocia verso una cosa bella? A parte starsene a casa a guardare tonnellate di film senza capirli, magari potrebbe uscire di casa e guardare dove si trova. Orfani in Bonelli è una rivoluzione gigantesca. Ma le ripeto, se ne accorgerebbe solo se decidesse di schiodare il culo dalla poltrona.

      Per sempre suo,
      Michele Monteleone

      Và che alla fine ci si prende gusto a insultare la gente dandole del lei.

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  2. caro monteleone, io sto stefano passeri non so proprio chi sia. ma a te si che invece comincio a conoscerti. perché ogni volta che qualcun altro mette in discussione i tuoi gusti cinematografici o fumettistici, l'unica cosa che sai dirgli è che lui non ne capisce un cazzo. lui, non tu. mai tu. sempre e solo NCUCDC come unica argomentazione. cresci.

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    1. Caro fake di Stefano Passeri: tutte le volte? Tipo quali? Solitamente invece, "persona che in maniera molto sospetta non conosce Stefano Passeri" sono molto accomodante e aperto al dialogo... Mi fa saltare i nervi chi invece, come Stefano Passeri, si fa il giro di tutti i siti e i blog di cui si parla degli Orfani per copiare e incollare la stessa frase. Mi pare come minimo in cattiva fede.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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