domenica 18 marzo 2012

Io, me e Jurassic Park 3D



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Era il 1993, io avevo sei anni e i miei genitori giocavano a fare i grandi, di lì a poco avrei trovato le "regole aggiuntive" al manuale base di d&d scritte da mio padre e quella maschera sarebbe definitivamente caduta. Ma ero ancora piccolo e credevo quei due fossero autorevoli e a vedere Jurassic Park non mi ci portarono. Altrimenti mi spaventavo, per 90 minuti, e invece così facendo mi hanno segnato a vita. 
Ricordo vividamente di aver finto di aver visto il film con tutti i miei compagni di classe. Li avevo sentiti parlare così tanto di Jurassic Park che avevo ricostruito una storia abbastanza credibile, facevo il gesto delle unghie del velociraptor con le dita senza sapere cosa volesse dire e ridevo ogni volta che si rievocava il tizio mangiato sulla tazza del cesso. Non aver visto Jurassic Park al cinema è stato uno dei più grandi rimpianti della mia infanzia, sappiatelo genitori degeneri.
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1997-1999 sarei abbastanza grande da affittarmi Jurassic Park, sì proprio affittarmi, vi ricordate che si faceva? Andavi da un tipo, che spesso e volentieri assomigliava inquietantemente nei modi a Randall di Clerks, gli mollavi la carta che ti aveva dato papà e lui in cambio ti dava accesso alla cinematografia mondiale. Per una sera. Pena cinquemilalire di multa. 
Il problema è che io in quegli anni passo uno strano periodo della mia vita in cui sembro molto più vecchio di quanto in realtà ero. Leggo Dostoevskij e gioco a scacchi, non vado al mare perché mi annoio e sento Mozart, i miei genitori sono in delirio, pensano di avere difronte un vero genio e che presto inizierò a sputare fuori formule matematiche che li renderano ricchi. Non avverrà nulla di ciò, il mio periodo da piccolo genio si conclude con la lettura del Signore degli Anelli, il mio destino è segnato, da grande diventerò un elfo, o un nerd.
In tutto questo però la ferita lasciata di Jurassic Park rimane sotto pelle, me ne dimentico distratto dalle mie pose da Will Hunting. 

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 2001 WinMX sbarca sul web, a casa mia mio padre fa outing e mi rivela di essere un vero nerd, duro e puro e mi insegna a scaricare, che ho 14 anni e sarà pure ora. La lezione dura poco, sono sempre stato un bimbo perspicace quando si parla di frodare la Siae. Lo stesso padre che non mi aveva portato a guardare i dinosauri, mi lascia difronte alla possibilità di scaricare tutto il porno del mondo. 
La barra del cursore lampeggia nel campo di ricerca. 
Sono quasi certo che nella realtà la prima parola che ho cercato sia stata TETTE, ma una parte di me desidera che invece, quel preadolescente brufoloso, sia stato tanto romantico da ricordare quel torto infantile e, messo difronte alle infinite possibilità di internet, abbia digitato Jurassic Park. E se la realtà non è questa ci va molto vicina, perché, e questo lo ricordo vivamente, passai svariate settimane nell'attesa che la barra colorata si riempisse alla supersonica velocità del 56k (o giù di lì) e mi desse la possibilità di vedere il tanto agognato film. Ma non era destino, era invece destino che io scoprissi il significato del termine gang bang e che spesso gli utenti rinominassero i propri file porno con titoli di film famosi.
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2005 sono un giovane diciassettenne e vivo uno dei miei periodi più felici. I brufoli sono spariti, ho fatto crescere i capelli, la mia infanzia da lettore di classici mi permette di avere un'aria da intellettuale mentre preservo come un'identità segreta la mia natura da geek. Le ragazze iniziano ad accorgersi di me. Studiare in un liceo classico e per di più in una classe composta da 27 donne e due uomini aiuta parecchio. 
Eppure quell'anno me lo ricordo soprattutto per una seconda cocente delusione.
Frequentavo una ragazza, per preservarne la privacy, chiamerò con un altro nome come farebbe Zero Calcare. Rossella O'Hara era amica di una delle mie 27 compagne di classe, la prima volta ci eravamo dati appuntamento nella caffetteria di Mel Books, quella di via Nazionale, la mia prima infallibile mossa nel corteggiamento in quegli anni. Il secondo incontro era stato una passeggiata itinerante per il centro di roma, con bacio programmatico sulla collina difronte al Colosseo. Era il terzo appuntamento, quindi stavo per proporre un film noiosissimo a casa mia per cercare di sfilarle i pantaloni, e invece lei mi stupisce con un invito a casa sua. Casa libera, mi dice. E io già la amo un po'.
Comunque per farla breve stiamo in camera da letto di suo fratello, che ha il letto matrimoniale, e Rossella O'Hara mi chiede di scegliere un film. Scruto nella collezione del fratello e ad un tratto mi illumino. 
Jurassic Park.
Di tutte le occasioni propizie che potevano esserci per vederlo decido proprio di metterlo quella sera. 
E la serata va avanti più o meno così: io sto come un deficente a guardare i dinosauri e Rossella O'Hara continua a strusciarmisi addosso fino a quando non rientrano i suoi e ci sorprendono. Ci sorprendono a guardare Jurassic Park.
Ricordo che quella sera tornai a casa con un mal di palle clamoroso, ma quello che più mi bruciava era tutt'altro. Infatti avevo visto il mio film chimera nel modo sbagliato. Ogni immagine di Jurassic Park gridava grande schermo e io invece l'avevo guardato su un televisore minuscolo, mi odiavo. Anche Rossella O'Hara mi sa che mi ha odiato quella sera.
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2013 la grande saga si concluderà. Il mio amico maya continua a dire che sono troppo ottimista, ma io ci credo, andrò a vedere Jurassic Park al cinema e sarà anche in 3D e ne sarà valsa totalmente la pena di aspettare così tanto. I miei amici non capiranno, voi lettori non capirete, ma io sarò un uomo felice e magari inviterò Rossella O'Hara a vederlo e pomiceremo durante l'intervallo e magari succederà che Spielberg sarà in sala quel giorno e verrà a stringermi la mano ringraziandomi di tanto spassionato amore verso un film e poi forse avrà portato con se un t-rex meccanizzato e mi ci farà salire sopra... sono sicuro che non sto per niente caricandomi di aspettative.



MM



3 commenti:

  1. Ovviamente avevo letto 2013 la grande sega si concluderà. La frequenti ancora Rossella? :)

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  2. hahaha complimenti per il post e per il blog, commento poco ma lo leggo sempre con gran piacere. :)

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  3. @Simon Rossella non la frequento più, na brutta storia che ha a che fare con un giro di prostituzione e campi di cotone, magari un giorno ve ne parlerò.

    @Trerot Grazie mille dei complimenti, sono sicuro che sei un fottuto genio, come dopo tutto sono tutti quelli che apprezzano il nostro blog!

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