venerdì 21 ottobre 2011

The Fades

E' parecchio che continuo a sgolarmi con i miei amici per gridare in coro che ormai la culla delle idee televisive, cinematografiche e in parte anche fumettistiche, è l'Inghilterra. A confermare in pieno questa nostra tesi arriva The Fades.
The fades è la storia di Paul, un ragazzetto perseguitato da visioni apocalittiche che, com se non bastasse, inizia a vedere la gente morta.
Lo stesso e identico soggetto in america si sarebbe trasformato nel seguito del sesto senso, invece nel paese della regina diventa una serie dalla grandissima potenza visiva e con una delle trame più complesse e soddisfacenti degli ultimi anni. Le anime dei defunti che vede Paul infatti sono intrappolate sulla terra, incapaci di attraversare la soglia, sempre più difficile da raggiungere per colpa del folle progresso umano. I fantasmi rimangono quindi intrappolati sulla terra, ma devono fare attenzione perché essere attraversati da un corpo umano li trasforma in cenere e li condanna all'oblio; per questo vivono per lo più sui tetti delle case e in luoghi disabitati, ignorati dall'umanità e impossibilitati a interagire con essa. Tutto questo prima che qualcosa inizi a cambiare e una di queste anime si faccia più reale e minacci di entrare nel nostro mondo e distruggerne così l'equilibrio. Quella di Paul, in grado di percepire la presenza dei morti, diventa una vera e propria chiamata dell'eroe (non a caso la prima puntata si intitola The chosen one) e nel suo cammino di salvatore del mondo sarà guidato da un gruppo di persone che sembra condividere il suo dono e che lui stesso ribattezza "acchiappa fantasmi".
The Fades non è semplice, ha una trama non lineare, ci presenta in un'ora un mondo strano e inquietante governato da regole sottintese e spesso di difficile decifrazione. Ma mano a mano che prosegue la narrazione diventa chiaro quanto questa nuova serie viva di Neil Gaiman e Alan Moore e di tutto quell'entroterra culturale di cui ormai la vecchia Albione è forte. E senza voler andare a scomodare Neil e Alan (con loro due si giocava a campana quando eravamo piccoletti quindi li chiamo per nome), in The Fades si vede tutta l'esperienza maturata con Skins e Misfits e sfociata in una narrazione più matura, una trama più complessa e profonda.
Anche se il tono della serie è cupo, non manca il personaggio alla Nathan di Misfits, una specie di giullare, interpretato senza sbavature dal reduce di skins Daniel Kaluuya. Il suo personaggio è quasi eccessivo, un concentrato di battute pop inverosimile. Alla fine di ogni puntata viene voglia di riverdere il tutto anche solo per decifrare tutte le citazioni e gli omaggi visivi che vengono messi in campo da sceneggiatore e regista.
Fades è una serie Seria, e la dimostrazione di come con due lire i Bevi Thé siano in grado di fottere alla grande le mega produzioni americane come Falling Skies e Terra Nova... ma vi prego dimentichiamoci che esiste Terra Nova!

MM
  
Voto 8,00


P.S.
La serie è prodotta da BBC, la rete pubblica inglese, quindi quando la guarderete pensate che è la RAI inglese, poi accendete il televisore e guardate la RAI italiana. Notate qualche differenza?

2 commenti: