domenica 23 ottobre 2011

Grimm Preair


Sarà che le ultime serie che ho visto e che ho recensito sono davvero ad altissimo livello, ma Grimm mi ha lasciato freddino. Il soggetto è carino anche se decisamente non originale: la discendenza dei Grimm (quelli delle favole) si impegna da secoli a proteggere gli umani dai mostri che si celano fra di noi con sembianze umane. Le favole quindi sono reali, dei moniti creati come avvertimento per difenderci dal male. Nick Burkhardt è un poliziotto e, anche se ancora non lo sa, è uno degli ultmi discendenti dei Grimm. A un tratto Nick inizia a vedere il volto di alcune persone mutare in forme mostruose, un po' come quando sei fatto come una pigna e pensi che il tuo compagno di tenda in un campeggio ad Amsterdam voglia mangiarti (mi dicono che può succedere, in quel caso vi consiglio di mettere i pantaloni prima di fuggire dalla suddetta tenda gridando).Questo è il suo dono e la sua eredità, riuscire a vedere il male. A fargli da maestra la zia calva (è proprio calva e fa un po' paura) che tiene nella sua roulotte una pila di armi che neanche Swharzy in Terminator. E qui arrivano le prime note negative, infatti nella prima puntata per due volte Nick ammazza una creatura sparandogli con la pistola d'ordinanza, allora perché la zia ha il caravan pieno di armi medievali? Perché anche i mostri l'attaccano con una falce invece che con uno shotgun? Cioè capisco che la storia delle spade e delle mazze ferrate sia più d'impatto visivo, ma deve avere un senso, deve essere giustificata. Per ora  non lo è, e la cosa mi ha disturbato parecchio. E non è l'unica, mi sono lamentato giusto l'altro giorno  dei ritmi troppo lenti delle serie DC e Marvel, invece Grimm sembra un po' troppo precipitoso nel voler mettere in campo tutto e subito e il risultato è, nel peggiore dei casi, una trama scollegata e priva di ritmo, nel migliore, un montaggio grammaticalmente sbagliato. L'amico nero di Nick è completamente fuori parte, sembra goffo e impacciato e non riesce a sembrare nè la spalla comica nè il partner più anziano e esperto. La fotografia è troppo luminosa per creare la giusta atmosfera, è evidente che il prodotto è stato creato per un vasto pubblico, quindi non mi aspettavo certo le atmosfere di American Horror Story, ma in alcuni casi la messa in scena mi ha ricordato Buffy, ma senza l'alta dose di autoironia. Il problema fondamentale credo proprio sia che Grimm si prende troppo sul serio senza fare attenzione ad essere credibile e comunque il protagonista mi ricorda Superman di Superman Returns...dannato imbecille Crhistofer Reeve si rivolta ancora nella sua tomba per quell'oscenità. Ok ora faccio un profondo respiro e cerco di calmarmi. Ritornando al nostro Nick, oltre alla somiglianza con Brandon Routh, ha la colpa di non riuscire a creare empatia con lo spettatore tanto che [SPOILER ALERT] nell'ultima scena, quando sembra venga ucciso, ho tanto sperato che rimanesse a terra morto e la protagonista della serie divenisse la zia calva e inquietante.
Voto 5,00
 Un ultimo commento cattivo, nei primi 5 minuti di film sentirete e vedre: "Ipod" "Scarpe della Nike" "Iphone" detti chiari, chiari, mentre vengono mostrati difronte alla telecamera. Il product placement più sgamato che abbia visto finora.
Scusate, l'ultima cosa cattiva che devo dire è che il trailer è meglio della puntata.

MM

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