venerdì 18 novembre 2011

Immortals: 300, lo stai facendo sbagliato


C'è stato un problema. Abbiamo così tanto spinto per far cambiare idea ai critici sui film d'azione, che ora non ci capiscono più un cazzo. Almeno prima li stroncavano senza ripensamente, ora invece sono entrati in confusione e basta che uno dice che le atmosfere del proprio brutto film si ispirano all'arte contemporanea ed ecco che il cervello della critica va in pappa. Questa piccola premessa perché ho appena scoperto che Immortals, secondo la maggior parte della critica, è un bel film. Invece non lo è. Anzi è davvero una delle cose più brutte davanti cui mi sia addormentato al cinema.

La prima e più evidente critica va alla scenaggiatura. L'eroe della storia è completamente inutile allo svolgersi della trama, riesce anzi a fornire al cattivo, interpretato con il pilota automatico da Mickey Rourke, l'arma magica che potrebbe volgere a suo favore la guerra. I compagni dell'eroe sono, se possibile, ancora più insulsi. L'unico a morire guadagnandosi il valahalla è un tizio di cui non si sa neanche il nome prima del funerale. Il compagnone dell'eroe è un ladro che non ruba mai nulla in tutto il film, non scassina una serratura, non usa neanche il coltello, insomma poteva pure fare l'idraulico e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Inoltre il modo con cui si unisce alla "compagnia" è tanto grossolano da essere addirittura ridicolo, vi riporto quello che mi ricordo del dialogo:
Ladro - Ho intensione di andare a sud, prendere una nave e scappare da questa guerra-
Teseo - Io invece prenderò la nave che va a nord e combatterò Iperione-
Ladro - Va bene andiamo a nord. Meglio essere al fianco di un pazzo che combatterlo!-
Non c'è nessuna azione fra le battute, semplicemente il tipo viene convinto dalla faccia carismatica di Teseo. Signor indraulico-ladro la volevamo informare di una cosa, se si dirige a sud non dovrà in nessun modo combattere contro Teseo, anzi probabilmente non lo vedrà mai più e vivrà una vita lunga e pacifica mentre ripara lavelli.

Seconda nota dolente del film, la messa in scena e la regia. La storia inizia, e si svolge per la maggior parte del tempo, in un villaggio scavato all'interno di una scogliera a strapiombo sul mare. Ora qualcuno mi deve spiegare il perchè. Posso concedere che sia abbastanza scenografica come scelta e che visivamente abbia il suo valore, ma le cose vanno come minimo rese credibili. Un piccolo villaggio, che viene a più riprese definito insignificante, che senso ha costruirlo scavando una parete di marmo a strapiombo sul mare? Un soldato all'inizio del film definisce Teseo un "contadino", ma cosa coltiva il nostro eroe in un villaggio che non ha neanche un'aiuola? E poi la più ridicola fra tutte le scene, la presentazione dell'eroe, che alla sua prima apparizione sta facendo legna con un'accetta sulla scogliera, su una parete di roccia, dove cresce un solo albero, quello che sta tagliando lui. Non penso di dover spiegare altro.
Ma veniamo alla regia...
Il regista indiano Tarsem Singh è indiano e forse nel suo futuro era scritto un luminoso cammino alla regia di film bollywoodiani, poi i suoi genitori hanno deciso di emigrare e tutto il suo destino è mutato e Tarsem ha deciso che voleva fare un film d'azione. A volte cambiare il proprio destino, come succede all'eroe nei bei film d'azione, nella vita reale non porta a conclusioni gloriose. Tarsem sbaglia tutto il possibile, rallentando alla Snyder dove bisognava velocizzare alla Bay, rendendo l'azione noiosa e le scene di massa confusionarie. L'unica nota che poteva essere positiva, cioè una violenza e l'aurea particolarmente dark dei cattivi, viene fortemente depotenziata dalla ridicolezza della trama e delle situazioni. Mi spiace per Mickey che fa la sua porca figura con gli sfregi in faccia, ma che deve fronteggiare un eroe con una carica emotiva disinnescata dalle prime scene alla fine del film.
Gli unici veri immortali!

Vorrei anche che la smettessimo di paragonare Immortals a 300. Il primo è stato girato con dieci milioni di dollari in più del secondo e non può neanche lustrare le scarpe al film di Snyder che lo surclassa sotto ogni punto di vista soprattutto per quanto riguarda il comparto che classifica i due film come action.
La ciliegina sulla torta e la cartina tornasole del totale fallimento di Immortals è il discorso di incitamento di Teseo ai soldati pronti ad affrontare Iperione nella sfida finale. Di 300 ricordo praticamente ogni battuta, e i discorsi machi di Leonida ai suoi spartani ti facevano venir voglia di uscire dal cinema e iniziare a menare il primo che ti passava vicino. Di quello che dice Teseo ai suoi invece non ricordo assolutamente nulla, il suo è un discorso sconnesso in cui vengono ammonticchiate delle frasi fatte, incapace di convincermi anche solo a dare uno schiaffetto al mio vicino di posto, figurati uscire dalla sala per menare qualcuno.

Voto 3,00

MM

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