sabato 5 novembre 2011

La Starz punta alle stelle


Quando ho visto il primo episodio di Boss, vi ho parlato del cambiamento in casa Starz che passa dal rozzo Spartacus, serie che comunque adoro, alla raffinatissima opera di Gus Van Sant. Quando, per la prima volta, ho parlato del cambiamento della rete ancora non ne conoscevo le cause, ora invece ho indagato un po' più a fondo e posso svelarvi i retroscena dietro al cambio di rotta della rete.

Ma prima lasciatemi spendere due parole su Boss. La serie di Gus Van Sant è un gioiellino, nel secondo episodio non si può notare non la particolarissima regia, fatta di dettagli ravvicinatissimi, di volti a fuoco su sfondi sfocati, di movimenti disturbanti di camera. Van Sant riesce a trasmettere tutta l'angoscia, la tensione, l'ansia che si prova a far parte del grande gioco della politica. La nuova scena erotica della puntata poi è un altro piccolo capolavoro, vi prometto che alla fine della stagione le monterò una dietro l'altra.

Torniamo alla Starz. Quello che mi era sfuggito quando ho notato il cambiamento nella casa produttrice di Spartacus e Camelot era il cambio ai vertici. Infatti dal primo gennaio del 2010 il nuovo CEO della rete è Chris Albrecht. Albrecht è un nome noto nel mondo della televisione americana, è entrato in HBO nel 1985 come senior vice president ed è poi stato presidente della HBO Independent Productions regalandoci, sotto la sua direzione, serie che hanno fatto la storia come Sex and the City, The Sopranos, Six Feet Under, Deadwood, Band of Brothers, The Wire.
Albrecht nel 2007 è stato invitato a lasciare la HBO a seguito di un'accusa di aggressione in un parcheggio di Las Vegas, sono poi venute a galla le denunce della moglie per aggressione domestica e quelle di una sua segretaria alla HBO che l'aveva accusato di averla tentata di soffocare.
E' stato quindi questo il motivo che ha reso disponibile il grande manager HBO, e la Starz non si è fatta scappare l'occasione. Probabilmente la sua nuova segretaria è una samoana di 120 chili o direttamente un pugile professionista, qualunque siano le precauzioni prese da Starz Albrecht è tornato in sella e ha già piazzato tre mosse niente male per far crescere l'emittente.
Della prima ne ho già parlato, Boss è per ora uno dei migliori candidati agli Emmy di quest'anno, la seconda è Magic City.

La nuova serie Starz è ambientata alla fine degli anni 50 nell'Hotel Miramar, gestito da Ike Evans (interpretato da Jeffrey Dean Morgan). Castro a poche centinaia di miglia dalla costa sta mettendo in atto la rivoluzione, mentre Ike gestisce un locale che, di giorno, prevede clown tuffatori e, di notte, è il centro di traffici illegali e incontri fra mafiosi.
Le aspirazioni sembrano grandi, e il girato fa sembrare Magic City una sorta di incrocio fra Boardwalk Empire e Mad Man... che in casa Starz si stiano allevando ben due purosangue da Emmy?


L'ultima freccia all'arco della nuova Starz di Albrecht è Noir, una serie prodotta da Sam Raimi (già coinvolto in Spartacus). La serie sarà un remake dell'omonimo anime giapponese che vede protagoniste due ragazze che fanno le assassine e indagano sul loro passato osteggiate da un'organizzazione segreta chiamata "The Soldier".

Sembra quindi che Albrecht abbia giocato bene le sue carte, aspettiamo di vedere i nuovi prodotti di casa Starz, ma se il livello è quello raggiunto da Boss, allora prepariamoci ai fuochi artificiali.

MM

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