Un po' di trailer sparsi dall'E3 che è domenica e per la prossima settimana stiamo preparando grandi cose.
I trailer da E3 sono sempre quelli che ti fregano, grafica assurda e promesse di interazione universale, ma non fa male sognare per un po' prima di vedere gli in game trailer.
Destiny
Destiny è un po' un mistero ancora. Potrebbe essere il motivo per cui smetteremo di vivere la vita reale o il momento in cui la Bungie farà il suo primo errore. Io tifo tanto per perdere la mia inutile vita sociale e devo dire che i primi trailer sono a favore di questa teoria.
The Devil Within
I creatori del Resident Evil originale tornano al primo amore, un survivor horror che almeno con il trailer fa un grosso centro... io ho già scelto che non me lo comprerò mai. Dico in senso buono. Nel senso che col cavolo che ci gioco solo a casa.
Batman: Arkham Origins
Stefano, il mio coinquilino, ha perso la vista sui due capitoli precedenti. Quando a sbloccato uno dei primi obiettivi per xbox "Sei Batman", ha passato una settimana a imbruttirci come il pipistrello e a ricordarci che era il gioco ad avergli confermato di essere il vero cavaliere oscuro. Ho il vago sospetto che ad ottobre, all'uscita di Arkham origins dovremmo far mettere le inferriate alle finestre...
Deep down
Non se ne sa una minchia, ma il trailer non è una cinematic!!! Sembra che ci dovremmo aspettare robetta del genere dalle nuove generazioni...
Dark Souls 2
Alla fine ci casco sempre, compro il nuovo capitolo di Dark Souls perché è difficilissimo, ma io ho deciso di impegnarmi, non mi spaventa morire ogni due minuti... sono morto, ma vado avanti... cazzo sono morto di nuovo... basta, metto su qualcos'altro, sto tutorial è troppo complicato.
Thief
Ho giocato a tutti gli altri capitoli di Thief, qualcuno dirà che nel look assomiglia troppo ad Assassin's Creed e che gli archi avrebero anche iniziato a rompere il cazzo, ma vi assicuro che sembrereste solo stupidi quanto quelli che dicevano che John Carter era troppo simile a Superman. Per il resto che dire... non si vede una minchia e posso solo sperare abbiano ripreso quelle meccaniche di gioco e le atmosfere che mi erano
Quando la mia famiglia era benestante e si poteva permettere di comprarmi giochi e console a valanga, mio padre aveva un negozio di videogiochi e, forse per difendermi da me stesso, mi ha vietato di avere una console, potevo giocare quando lavoravo da lui, ma a casa nulla.
Ho sempre giocato al pc, ma anche in quel caso sono stato tenuto alla larga dai giochi troppo sociali e additivi: niente fps per me, tanto Civilization... sono un drago a Civ.
La mia prima console, mi vergogno a dirlo, è stata l'xbox 360, me la sono comprata a mezzi con un amico, la tenevamo un mese a testa e la trattavo come un figlio. Da quel momento ho scoperto cosa fossero le incazzature da videogioco, ho dovuto ricomprare varie volte controller sfasciati contro i muri di casa a seguito di un'incazzatura furiosa. Soprattutto ho imparato la bellezza di giocare con gli amici. Chi dice che i videogiochi sono alienanti, che fanno male ai bambini, semplicemente non ha mai preso un controller in mano. Il controller è per sua natura sociale, è fatto a posta per essere passato di mano in mano. Giocare in cooperativa, stare sullo stesso divano ad urlare contro lo schermo, è decisamente il corrispettivo nerd di tifare per la propria squadra di calcio. Solo che in questo caso la propria squadra è davvero nostra.
Questo preambolo infinito per dire che ieri, io, Stefano Simeone e Roberto Recchioni, ci siamo incastrati con il nuovo Metal Gear e a me sono state restituite quelle sensazioni che da ragazzino mi erano state negate. Due ore incastrati a capire come far secco un boss, passandoci il controller ad ogni fase della caduta di quel bastardo, gridando come hooligan... la faccio breve, il gioco ci ha battuto, ma io ero contento come un bambino. Ci sono poche cose come giocare ad una console con gli amici e avere degli amici con cui farlo è una bella sensazione.
Quindi questo post è dedicato a loro, che si schiferanno e mi chiameranno sdolcinato e rideranno un po' di me, ma in fondo mi vogliono bene.
Grazie anche a Kojima e alla Platinum Games che hanno confezionato un gioco che va sempre a mille all'ora e che sfida il giocatore ad ogni mossa, come ogni gioco degno dovrebbe fare.
Ho aspettato per fare la recensione di Halo 4. Ho aspettato di essermi stufato (ufficialmente e prima della fine) della campagna in single player, e di essermi convinto che il multi, come al solito, è una vera figata.
La storia che mettono in piedi i ragazzi della 343 toppano clamorosamente la campagna, perdendosi per strada una delle cose più importanti per un titolo Halo di successo: l'epica. Infatti stiamo parlando di una serie che a epicità fino ad ora stava messa giusto un gradino sotto al vecchio testamento (quello in cui la gente si ammazza e Dio sfaragna via eserciti con piogge de foco e simili) e almeno uno sopra al Signore degli Anelli che, ammettiamolo sinceramente, a metà del terzo libro abbiamo tutti iniziato a saltare le pagine in cerca di parole chiave come spada, armatura e menare tra una caterva di licheni rigogliosi e descrizioni soporifere dei peli del naso del nonno di Aragorn.
Paragono Halo alla Bibbia, quella vera e pallosa, e quella degli ebrei, perché nella mia personale formazione videoludica (scarsa devo ammetterlo) Halo è il mio punto di arrivo e non ritorno, in assoluto il gioco in cui più ripongo la mia fede e speranza.
E' anche il gioco a cui ho giocato di più in assoluto (salvo forse a Doom 1 e 2, ma non vale non avevano nessuna concorrenza al tempo) e Word.
Sì Word del pacchetto excel, quello per scrivere (puntualizzo, per i lettori bimbominchia che hanno iniziato a scrivere su msn). Mio padre un'estate del 95 mi presentò l'applicazione del nuovo e fiammante Windows 95, come "un gioco bellissimo in cui si inventano storie e poi si va dall'editore a farsele pubblicare". Per giorni ho dettato annoiato la mia prima storia a mio padre, nella fremente attesa del mutamento della noiosissima schermata bianca di Word in una mappa interattiva per arrivare dall'editore, che naturalmente nella mia mente bisognava affrontare in duello per farsi mollare i soldi della pubblicazione. Lo scoprire che si doveva solo scrivere e non era poi un gioco vero e proprio, è una delle mie prime grandi delusioni. Poi dici che sono cresciuto strano, certo che ci si sono messi d'impegno a confondermi le idee.
Comunque a parte le giornate passate a giocare in due a Doom (io mi muovo, mio fratello spara che sono il più grande quindi ho il compito più difficile) quelle passate con Halo sono decisamente le più importanti della mia vita carriera da giocatore.
L'amore per la serie Bungie è cominciato con Halo 2, che avevo finito al negozio da mio padre sulla console in prova. Sì, fate bene a provare invidia, mio padre gestiva un negozio di videogiochi e il vostro, al massimo, dal lavoro v'ha portato la calcolatrice (spocchietta mode=off). Halo 2 era una cosa favolosa, ma io ancora non avevo ben capito cosa significasse giocare online e non avevo mai apprezzato a pieno l'esperienza. Anche perché, ora che faccio mente locale, al negozio l'xbox non aveva la connessione, e io, visto che ci giocavo giornate intere lì, non avevo diritto ad averne una a casa (mi sa che mò ridete voi).
Halo 3 invece arriva nel 2007, in contemporanea alla mia ribellione post adolescenziale in cui decido che da grande voglio fare i fumetti e che posso lavorare mentre studio all'università e comprarmi una mia console. Naturalmente fumetti vs videogiochi vs università è stato uno scontro dall'esito abbastanza scontato. E no, non sono diventato dottore in medicina.
Il multiplayer di Halo 3 è una vera e propria droga, le serate con gli amici iniziano a finire la mattina dopo, i nostri avversari iniziano a darci dei cheaters e mia madre a sospettare che mi droghi quando mi presento la mattina con occhiaie che manco Benicio del Toro il cinco de mayo.
La verità è che Halo 3, per la mia generazione è stato una pietra miliare, tramite Halo abbiamo separato gli hardcore gamer dai bimbominchia, quelli dei cui consigli ti potevi fidare, da quelli che - Assassin's Creed è un giocone!-
Halo Reach: vedi sopra per quanto riguarda la scimmia. Solo leggermente più razionale, ci giocavo un botto, ma non come al 3.
Nel frattempo i miei si erano messi l'anima in pace per quanto riguarda l'università e io ho iniziato ad andare dagli autori (quelli veri), scoprendo che erano più tosti del più tosto fra i Boss da videogame.
Madonna quando mi impegno divago davvero di brutto.
Ormai non ha più senso parlare di Halo 4, mica c'ho abbastanza cose da dire per pareggiare il conto con le cazzate dei primi paragrafi.
Cambio titolo così non sembra che sono logorroico e la finisco alla svelta che sennò scrivo la mia biografia e mi devo fare una foto in bianco e nero alla Stephen King.
Halo 4 nasce dopo il passaggio da Bungie a 343. C'era chi gridava al disastro prima di vedere il primo screenshot, chi aveva fede incrollabile in Halo a prescindere, chi come me incrociava le dita e sperava non fosse un'altra Minaccia Fantasma (che ho rivisto da poco e... è ancora brutto, brutto).
Si è rivelato povero nella campagna, privo di epica (ecco dove mi ero iniziato a perdere), ma molto valido nel multiplayer. Nel complesso sono soddisfatto.
Alla Rock Star fanno giochi quasi perfetti. Se non avete giocato a Red Dead Redemption potete anche smettere di leggere questo post, mettere gli stivali con gli speroni (come non c'avete manco quelli!?) e andare nel saloon gamestop più vicino a recuperarne una copia. Fatto? Ok ci vediamo fra svariate ore di gioco quando sarete abbastanza uomini da catturare e domare un mustang selvaggio.
Ora che vi è cresiuto il pelo sul petto e avete imparato a sputare nella scollatura di una baldracca da saloon mentre sparate a una banda di desperados, potete vedervi i due video di GTA V.
Ok io ho già una scimmia grossa come quella di Congo su una spalla. Pesa un po', ma deve stare solo fino a primavera dell'anno prossimo.
Microsoft annuncia il lancio di 4 attesissimi titoli arcade per questa primavera, l'evento prende il nome di Arcade Next.
Io i giochi arcade li compro tutti, poi finisce che me stufo dopo dieci minuti, dieci minuti dopo mi rendo conto di quanti sono 800 Microsoft Points e bestemmio in turco. Ci casco sempre.
Ma stavolta è diverso, questi sono Arcade Next... sono il sogno di ogni pubblicitario.
15 MAGGIO. E' questa la data ufficiale per il rilascio mondiale di Diablo 3. Un mese in ritardo a quanto pronosticato un paio di post fa. Che dire, ci prude il mouse ma possiamo solo aspettare.
Si sa poco sul prossimo reboot di Superman che si intitolerà Superman: Man of Steel e sarà diretto da Zack Snyder. Una cosa è certa: a me questa versione del suo costume piace! E piace anche quel cazzone di Zack "slow motion" Snyder. Speriamo bene!
Buona domenica!!!
RT
P.S. Il bello di essere due nerd e di scrivere sullo stesso blog è anche la possibilità di postare lo stesso trailer praticamente in contemporanea. Potrei cancellare o modificare uno dei due post, ma in fondo due volte lo stesso capolavoro di trailer fa solo bene!
Diablo III è stato annunciato ufficialmente nell'ormai lontano 2008. Ovvero otto anni dopo l'uscita del secondo capitolo. Gioco che ha segnato nel profondo molti nerdacchioni della mi generazione che, da allora, non sono più stati gli stessi.
Non mi vergogno a dire che quel gioco ha lasciato un segno nel mio subconscio e che da allora ho sempre ricercato qualcosa che mi desse le stesse sensazioni. Qualcosa che mi evocasse suggestioni simili. Sono sentimenti difficili da spiegare, ricordi lontani che sanno di monitor a tubo catodico e mouse meccanici con pallina.
L'uscita sugli scaffali di Diablo III è perciò un evento che attendo con ansia e timore. Perché è il gioco che potrebbe regalarmi nuovamente quelle sensazioni ma allo stesso tempo il gioco che potrebbe darmi la delusione più grande.
Girano voci che lo vogliono nei negozi il 17 Aprile. Questa volta la voce arriva dai rivenditori. Infatti siti come GamestopUK e Amazon hanno messo quella data per il rilascio del gioco. Niente di ufficiale come al solito, ma a noi piace sognare.
Nel frattempo andiamo a dare un occhiata a cosa, più o meno, ci aspetterà!
CLASSI
Avremo a disposizione 5 classi. Per ognuna di esse potremmo scegliere tra i due sessi. Le cassi saranno le seguenti:
BARBARO
WITCHDOCTOR
WIZARD
MONACO
DEMON HUNTER
VIAGGIA IN COMPAGNIA NELLE TERRE DI SANCTUARY
Non saremo soli nelle nostre avventure per Sanctuary. Ad accompagnarci, se lo vorremo, potremo avere un seguace. Nella storia ne incontreremo ben tre, ma solo uno alla volta potrà affiancarci nella battaglia.
I tre seguaci sono:
KORMAC, il Templare; picchiatore come se ne trovano pochi. LYNDON, il furfante; viandante dalla balestra facile e EIRENA, l'incantatrice, la migliore alleata per un Guerriero!
Sono bellini, vero?
SKILL E PIETRE RUNICHE
Ovviamente più livelleremo il nostro pg più questo guadagnerà nuove skill. La novità però risiede nell'introduzione delle Pietre Runiche che serviranno a potenziare le nostre skill. Ce ne saranno di cinque tipi diversi: crimson, indigo, obsidian, golden e alabaster.
Una non è migliore dell'altra ma semplicemente sarà diverso l'effetto sulla skill e saremo noi a dover decidere, a seconda del pg o dello stile di gioco, quale sarà meglio applicare. Vi riporto un esempio con tanto di video:
Turbine è la skill più classica (che fa ridere dire classica visto che il gioco ancora non è uscito... però quando sono 4 anni che aspetti lo è diventata) del Barbaro. A seconda di quale Pietra ci monteremo su cambierà l'effetto:
Crimson - Spara rocce accuminate e ghiaia in ogni direzione, infliggendo danno ad area d'effetto. Indigo - Il Barbaro evoca piccoli turbini che inliggono danni diretti. Obsidian - Fornisce al barbaro l'immunità dagli effetti immobilizzanti. Golden - Riduzione dei costi in Furia. Alabaster - Colpi Critici confondono i nemici, costringendoli ad attaccare gli alleati per un breve periodo.
UN PO' DI CRAFT NON CI STA MAI MALE
Altra novità che verrà introdotta in questo terzo capitolo è il Crafting. Ovvero, per i meno esperti, la possibilità di crearci da soli gli oggetti. Bè, non proprio da soli ma con l'aiuto dei fabbri che incontreremo in giro per le nostre avventure. Infatti ci saranno diversi fabbri ognuno con specializzazioni diverse. Ora, chi ha navigato nelle torbide acque degli MMORPG, sa bene che l'aspetto più noioso del crafting è rimediare le materie prime per creare oggetti. Su Diablo III però dovrebbe essere più semplice. Ovvero basterà riciclare gli oggetti recuperati nelle nostre scorribande nei dungeon per poter forgiare oggetti nuovi.
Ci sarà comunque un elemento di casualità nell'oggetto. Ovvero avremo delle statistiche sicure e poi un paio casuali.
Nota personale: ho pareri contrastanti su questo elemento. Il crafting è sempre stato l'oppio dei giocatori di mmorpg e uno degli aspetti più viscidi. Spero che su Diablo non facciano come su WoW.
UN PO' DI SANO PVP
Una delle forze maggiori della Blizzar è Battel.net che ha fatto la fortuna di WoW ma che ha visto la sua nascita proprio per Diablo I. Perciò sarà assicurata una sana dose di avventura in cooperativa e di PvP.
Per quest'ultimo aspetto però bisognerà spettare (tanto ci abbiamo fatto il callo). La Blizzard ha infatti annunciato che rilascerà una patch per l'implemento del PvP in seguito al lancio del gioco. Da quello che dicono ci aspetteranno, arene, 1 vs1, Team vs Team che ovviamente daranno ricompense diverse da quelle che possiamo guadagnare con il singol player.
Sono curioso di vedere come svilupperanno questo aspetto che rischierà di donare un ulteriore fattore di dipendenza da 'sto gioco.
PER IL RESTO?
Per il resto sembra che Blizzard, giustamente, non abbia cambiato molte cose dal capito precedente. E meno male. Rimane la stessa visuale di gioco; i due globi di salute per vita e mana, che sono il segno distintivo di Diablo; le orde di nemici che arriveranno a fiotti. Si potrà interagire maggiormente con l'ambientazione, tipo distruggendo pezzi di muro da far cascare addosso ai nemici.
Quello che mi aspetto io, sinceramente, è Diablo II, modernizzato e con delle piccole migliorie. Che già così, sarebbe capolavoro!
Quello di cui invece ho un poco paura è che si siano fatti influenzare troppo da WoW. Ci sono già state parecchie lamentele sull'aspetto grafico dai toni meno oscuri dei capitoli precedenti e forse un pelo troppo simili a quelli di WoW. Come anche l'aspetto crafting proprio degli mmorpg più duri e puri. Sia chiaro non sono cose che disprezzo (WoW mi piace e ci ho giocato) ma Diablo ha un identità tutta sua che spero verrà rispettata.
Aspettiamo. Lo abbiamo fatto per dieci anni...
RT
p.s. me so fatto venì la scimmia da solo. mi rimetto a giocare a Diablo II
Sabato sera, due Xbox, due copie di Call of Duty, una scorta di sigarette, ma soprattutto forte critica sulla sfida tra PC e Console. I presenti si scambiano qualche aneddoto su quando si facevano le Lan con dieci pc e qualcosa non funzionava. Perché, se ti avventuri nella landa deserta e inospitale di windows per giocare online, possono succedere parecchie cose spiacevoli:
1) Il portatile del tuo migliore amico non regge la grafica del gioco, tu l'avevi avvertito che doveva portare il fisso, ma lui non ti ha dato ascolto e ora tu sei costretto a "fare a turno" e non ti scaldi, non prendi il ritmo e i tuoi amici iniziano a considerarti un peso per la "squadra".
2) Attacchi tutte le prese di dieci pc, un groviglio di cavi che in confronto il nodo di gordio gli fa un baffo, e scopri che ti manca un adattatore simens... alle 2 di notte (hai iniziato a montare tutto alle otto) i ferramenta tendono a essere chiusi.
3) Erroe px001, veloce giro di forum alla ricerca del significato, nessuno ne conosce la natura, tutti sanno che il fortunato vincitore del pop-up passerà la serata a leggere una pila di Donna Moderna della madre di chi ospita la Lan.
4) Reboot del sistema, due ore di aggiornamenti windows, aggiornamento della directx, dei driver della scheda video, forcine inserite nella porta usb difettosa... ma comunque non giocherai stasera.
5) Non giochi perché l'ha deciso il Dio della schermata blu, stacci, lui ha un pc da un milione di euro e dieci hacker laureati ad Harvard che hanno come unico scopo nella vita rompere i coglioni a un giocatore a caso una volta al giorno.
6) Il tuo amico che beve parecchio vomita sul nodo di gordio e fa saltare gli alimentatori di dieci computer tranne quello del tuo amico con il portatile, che tanto la scheda grafica non era potente abbastanza e quindi se ne stava in un angolo a giocare a solitario.
Dopo questa lista di avvenimenti, tutti plausibili e molti iscritti nella categoria "true story" (l'amico che vomita compreso), l'idea di attaccare due cavi due alla console e giocare tranquillamente online con altra gente a casa propria con il microfono alle orecchie, devo dire che attira abbastanza. Certo si rinuncia a qualche poligono in più, al vecchio e fedele muose+tastiera, alle rubriche di Donna Moderna, ma in compenso si gioca per 6 ore filate, ti godi le partite su un megaschermo da 52 pollici e non ti becchi neanche un mezzo esaurimento nervoso.
L'arretratezza delle procedure da Pc è stata palese l'altro giorno, mentre si giocava come matti a MW3 e lo si prendeva in giro per l'arretratezza della grafica, un nostro amico installava una copia del meraviglioso Battlefield3 su pc. Dopo aver autenticato la copia su internet, fatto partire l'intallazione, creato un profilo su Origin, scoperto che aveva già un profilo, richiesto una nuova password, risposto alla mail di conferma, inserito il cd2, riavviato il pc, avviata la ricerca delle partite, noi eravamo già tutti a livello 15 ci eravamo divertiti come pazzi e ci eravamo dimenticati i poligoni grossi come mattoni di MW3 per Xbox.
Mi sono sempre considerato un purista, ho sempre preferito lo wasd all'analogico, i monitor ai televisori, gli hardcore game ai casual, ma la verità e che più invecchio (ahahahah) più ho voglia di semplicità e di immediatezza.
Penso sia come la prostata per gli anziani: passi una vita a fare la gara a chi piscia più lontano, a scopare come non ci fosse un domani, a consumarti gli occhi sul porno e poi ti ritrovi a sessant'anni a desiderare solo di poterla fare senza aspettare un'ora con i calzoni alle ginocchia.
Niente di ufficiale sia chiaro. La Blizzard insiste con il suo "uscirà quando sarà pronto". La verità è che se vanno avanti così non sarà mai pronto.
Comunque in rete iniziano a circolare rumors circa la data relase.
La più inflazionata è quella che vuole Diablo III negli scaffali dei nostri negozi di videogiochi preferiti il 17 Gennaio.
Da dove è partita questa voce?
Da questo:
A voi l'ardua scelta se credere o meno a queste voci.
Se invece andate sul sito di GameStop trovate il pre-order del gioco e la data del rilascio che dice 30/03/2012
Nel frattempo cresce la scimmia per Star Wars Old Republic che ci farà dimenticare per un bel po' il gioco più atteso di sempre!