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giovedì 27 giugno 2013
I 5 peggiori Villain della storia del cinema
E' estate. E' la mia scusa ufficiale per scrivere di meno sul blog. Certo che poi mi dispiace vedere sempre meno accessi, ma se non posto nulla avete decisamente pochi motivi di aprire B&DV. La soluzione perfetta a questo dilemma sono le classifiche:
1) Ne esistono di qualunque cosa e quindi offrono un materiale di scrittura virtualmente infinito.
2) Dimostrano che ne sai a pacchi, anche perché tutti pensano che, quelle dieci posizioni, siano il risultato del vaglio di infinite altre possibilità (mentre di solito stai le ore a capire che cavolo mettere in nona posizione che non ti viene in mente nulla di niente).
3) Ti fanno sentire decisamente superiore, ma anche democratico. Magari scrivi pure che non sono proprio in ordine, ma costituiscono tutte una prima posizione (quanto sono buono eh).
4) Se sono classifiche al negativo, ti puoi divertire davvero un casino a fare l'arrogantello infilandoci a sorpresa una roba che tutti considerano invece bellissima (o mettendola proprio come immagine d'apertura) . In certi casi mi viene in mente sempre la scena di Io e Annie con Woody Allen che tira fuori il regista da dietro il cartellone pubblicitario per smerdare il solito critico da coda al supermercato.
5) E ora che ci metto in quinta posizione...
Il mio problema però è che le classifiche sembrano una robetta da nulla, ma sono lunghe e devi cercare le foto e 10 posizioni sembrano poche, ma sono un frego.
Dovevamo trovare una soluzione (che non comportasse l'ingerimento di superalcolici, prima di guidare un biplano alla ricerca di anfore disperse in mare).
5 posizioni. 5 posizioni giustificate nel loro numero da Nick Hornby e le sue Top Five in Alta Fedeltà. E ora venitemi a dire che sono pigro. E' evidentemente una scelta stilistica...
Comunque se vi siete rotti pesantemente delle classifiche estive NON cliccate qui sotto per vedere i 5 peggiori cattivi del cinema.
lunedì 3 giugno 2013
NUOOO! Hanno chiuso Freaks and Geeks
Ok sono un pochino in ritardo. Tredici anni in ritardo. La verità però è che era Freaks nad Geeks ad essere in anticipo di 13 anni. Nel 2000 appare questa serie teen favolosa: retrò, vintage e con nostalgica verso gli anni 80 in una maniera incredibile. Il paradiso degli hipster. Solo che a quel tempo gli hipster non c'erano, non erano pronti, forse neanche degni e forse e stato meglio così, Freaks and Geeks non doveva avere successo; come i suoi protagonisti, sfigati e strambi, doveva fallire e, anche grazie al suo stesso fallimento, diventare il simbolo degli emarginati che voleva rappresentare.
La ricetta dell'insuccesso di Freaks and Geeks risiede in un cast clamoroso di attori giovanissimi, eccezionalmente bravi e soprattutto davvero geek-looking... e moh non rompete perché uso un termine inglese a cavolo. Tranquilli, l'ho inventato. Vale.
Comunque, dicevamo... mega cast:
Sulla sinistra i Freak: riconoscere James Franco bambino nella parte del ribelle e annaioato Daniel Desario, e poi c'è Marshall (ormai per me Jason Seagel è Marshall anche quando va a prendere il giornale ) che interpreta questo tenerissimo e impacciatissimo appassionato rocker che non è ribelle neanche un po'.
Ma è a destra, tra i Geek, che il casting ha fatto faville; infatti Sam e i suoi amici Neal e Bill, sono il vero cuore della serie, i veri sfigati.
La caratteristica principale che fa di Freaks and Geeks una serie perdente (ma perdente in una maniera tanto pura da essere uno spettacolo) è proprio che i suoi protagonisti non hanno mai la loro rivalsa. Se sei geek rimani geek. Alla fine dell'episodio non limoni con la cheerleader, alla fine dell'episodio il bullo della scuola ti mena di brutto, ma non importa perché è uscito il manuale di D&D Dei e Divinità e quindi... who "give a damn about reputation!" (come strilla Joan Jett nella sigla iniziale).
Freaks and Geeks era ed è un inno ai perdenti e riusciva ad esserlo in maniera totalmente sincera, fosse uscita oggi sarebbe stata un successo, ma sarebbe anche stata finta come le tette di Pamela.
[SPOILER]
Un piccolo esempio della grandezza della serie, e della bravura di Paul Feig alla sceneggiatura: Sam, il piccoletto con la polo nel gruppo dei Geek, riesce a uscire con una cheerleader (smettetela di vociare, lo so che ho detto che non c'è redenzione eccetra e avevo ragione: ascoltate), Sam esce con una bellissima cheerleader, la bacia entra nel gruppo dei fighi. Poi però si accorge di una cosa: essere fighi è noiosissimo, alle cheerleader non piace star wars, nè l'Atari nè i giochi di ruolo, quindi Sam fa una cosa fuori dal mondo: la molla.
Freaks and Geeks insegnava alla nostra generazione che si poteva essere sfigati, che era una cosa normale di cui non ci si doveva vergognare, anzi che c'era una certa nobiltà nell'esserlo. Pecato non essercelo meritato, peccato non sia durato neanche l'intera prima stagione.
MM
P.S.
Judd Apatow era l'executive producer della serie, ha anche scritto un episodio... mi fa un po' incazzare quando i miei amici che hanno studiato cinema all'università parlano di Judd con la puzza sotto al naso, secondo la mia opinione di geek, Apatow è un cazzo di autore e un'executive della madonna, guardate Girls e poi tornate a riferire.
domenica 6 novembre 2011
NERD vs GEEK
E' domenica e sarebbe cattivo da parte vostra aspettarvi un post del tutto originale.
Ecco perché, senza vergogna, mi rigioco un vecchio post di un mio vecchio blog.
Si parla di etimologia delle parole nerd e geek, dell'uso inappropriato della prima e delle differenze che caratterizzano i due diversi tipi di soggetti che possono essere etichettati in questi due modi.
Buona lettura e buona domenica!
NERD
Il vocabolario Ragazzini dice per nerd: una nullità, uno zero. Individuo imbranato, goffo, scialbo. Fanatico, fissato.
L'origine della parola non è del tutto chiara. Negli anni sessanta il filosofo Timothy Fuller usò la parola nerd per definire una persona intelligente ma socialmente incapace.
Ma l'origine è più antica. C'è chi la individua nel nome di uno strano animale che compare nel libro If I Ran the Zoo del Dr. Seuss. Ancora più interessante la possibilità che derivi dal nome dell'azienda Northern Electric Research and Development i cui dipendenti avevano un pocket protector (oggetto da tasca della camicia per evitare che l'inchiostro delle penne la sporchino) con sopra l'acronimo dell'azienda N.E.R.D.
Ma trovare l'origine di un termine che nasce lentamente e "dal basso" è difficile se non impossibile e rimaniamo nel campo delle teorie.
Piuttosto è interessare vedere l'accezione che tale termine ha assunto. Dal Ragazzini sopra citato prenderei per buoni solo due aggettivi: goffo e fissato. Il nerd è quella persona fissata con le materie scientifiche, esperto di informatica ma socialmente problematico. C'è addirittura chi affianca il nerd alla sindrome di Asperger. Un po' esagerato forse, ma è tanto per rendere l'idea. In americano la parola è usata principalmente come dispregiativo. Dai '90 in poi è iniziata una rivalsa dei nerd e la parola è usata anche positivamente per definire qualcuno veramente capace nel suo campo (per lo più scientifico). Però diciamolo, a dare questo accento alla parola sono unicamente gli stessi nerd.
In Italiano la cosa è diversa. Per noi il termine è molto settoriale, e per lo più positivo. Lo usiamo solo noi nerd e ce lo diciamo simpaticamente. In questi tempi, che potremmo quasi definire "generazione Big Bang Theory", essere dei nerd non è più quella roba sfigata che era un tempo ma è divenuta tendenza alla moda. Basti vedere come si vestono gli hipster.
GEEK
Il Ragazzini dice: Tipo bizzarro. Tipo introverso, goffo, imbranato. Secchione. Fanatico.
Che dite? Sono le stesse definizioni di nerd? eh si, il Ragazzini non c'ha capito niente. Ma andiamo con ordine.
Etimologia della parola da Wikipedia: "La parola geek viene fatta risalire al termine dialettale inglese geck (sciocco), a sua volta tratto dal Basso Tedesco Geck. Nel XIX secolo il termine indicava una persona che inghiottiva animali vivi, insetti, etc., come forma di spettacolonell'ambito di fiere..."
Fondamentalmente il geek è più orientato verso l'informatica e le nuove tecnologie e, cosa più importante è socialmente attivo. E' proprio questa caratteristica sociale a diversificarlo dal nerd. Di base vivono ambedue nella stessa sfera culturale: scienze, informatica, sci-fi, fantasy, gdr, mmporg, fumetti, serie tv etc... ma il geek riesce a ritagliarsi uno spazio di vita sociale al contrario del nerd che vive i suoi interessi in maniera solitaria e, forse, più maniacale.
Cercando nell'interessante vocabolario on-line Urban Dictionary ho trovato tra le varie cose questo semplice quanto efficace schema:
................. Technical ...... Social
Title ............ Skills .......... Skills
---------- ---------------- ------------
Normie ......... No ............. Yes
Geek ............ Yes ............. Yes
Nerd ............ Yes ............. No
Dork ............. No .............. No
Title ............ Skills .......... Skills
---------- ---------------- ------------
Normie ......... No ............. Yes
Geek ............ Yes ............. Yes
Nerd ............ Yes ............. No
Dork ............. No .............. No
(Normie sono le persone "normali" e i Dork i veri e propri cretini)
Se dovessi proprio scegliere un termine italiano per definire il nerd userei secchione. Invece per geek userei fan o fanatico (fanzinaro, si diceva una volta). Il discorso è che nella stessa lingua anglosassone hanno diverse accezioni a seconda del contesto. Possono anche essere affiancate ad altre parole che gli donano un significato diverso o più specifico.
La conclusione è che usiamo la parola nerd in maniera generica e raramente con il significato negativo (ovvero di sfigato) che ha in originale. Geek sarebbe il termine più adatto ma è ancora più ricercato di quanto non lo sia nerd.
Vi lascio con una infografica abbastanza esplicativa.
RT
mercoledì 26 ottobre 2011
E chi vuole capire capisca
Mi è arrivata questa mail, ho come l'impressione che contenga un messaggio inequivocabile...
Ora non ho un Kindle, ho un Ipad quindi non ho bisogno di niente al mondo, ma il figlioletto di Amazon mi sembra sia entrato nel mercato a "gomiti alti", le specifiche tecniche di quell'affarino lo mettono alla pari praticamente con ogni macchina in commercio e il suo prezzo fa davvero paura.
Ah, se ancora non avete capito il sottile suggerimento che mi dava amazon con questa mail...
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IL KINDLE COSTA MOLTO MENO DEGLI ALTRI!
MM
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