mercoledì 6 giugno 2012

Attack the Block -rece-



Si ok, Attack the Block lo avete già visto tutti e io sono stato l'ultimo pirla a vederlo perchè ho aspettato uscisse al cinema.
E avete fatto bene voi. Perché da quando hanno posticipato Prometheus (visto che usciva presto) è diventato giusto scaricare film da internet. E sia chiaro che a me piace andare al cinema, anzi lo reputo l'unico modo vero e sano per guardare un film. Tutti gli altri metodi sono rimedi secondari. Ma c'è da dire, come ha già fatto il mio compare su queste paggine elettroniche, che i distributori italiani sono sempre più merda fumante e l'unico modo che abbiamo per protestare è non adnare al cinema.
Ma io sono un cazzone e sono comunque andato a vedere Attack the Block.
E visto che nel titolo ho avuto l'ardore di scrivere -rece- passiamo alle mie personalissime impressioni su codesta pellicola.
Odio fare i riassunti delle trame e non mi stancherò mai di dirlo. Diciamo che, per farla molto breve, degli alieni precipitano sulla terra e, per una serie di motivi, si concentrano un un "block" alla periferia londinese. Gli unici a contrastare la loro venuta saranno un gruppetto di teppisteli minorenni.



Ora veniamo al regista e sceneggiatore di questa perla di film. Al secolo Joe Cornish, famoso per un programma comico inglese e per essere stato una delle penne dietro il film di Tin Tin. E quest'ultima sarebbe una credenziale più che valida e la rece potrebbe finire qui.
Se non vi bastasse allora sappiate che il suo esordio dietro la macchina da presa non sarebbe potuto essere più brillante. Cornish confeziona un film  proporzionato, divertene, consapevole della sua misura. Attack the Block ha tutto il suo potenziale nell'eleganza delle idee, nella forza non dei muscoli (soldi) ma della pura capacità filmica. E' l'sempio lampante di come si possa fare tutto quando ci sono le motivazioni, la tecnica e le abilità. E' il simbolo di come si possa fare intrattenimento vero senza dover far esplodere qualsiasi cosa. Di come l'azione non sia obbligatoriamente nella spettacolarità ma nel ritmo, nel montaggio, nella colonna sonora (davvero figa). Di come il linguaggio cinema basti e avanzi allo scopo di raccontare, emozionare e divertire.





Cornish prende Spielberg e Spike Lee e crea un amalgama originale che ha la sua forza nel gruppo di ragazzini che devono affrontare delle prove complesse contando l'uno su l'altro. Nella caratterizzazione di questi, ognuno archetipo eppure per nulla scontato. Nella magnetismo di Moses, il protagonista e "capetto" della cricca. Negli alieni a "zero CGI" eppure così efficaci, che nel loro manto completamente nero sono simbolo di una paura atavica del buoio. Un buoio che seppur viene dal cielo notturno è simbolismo di un oscurità interna, quella di questi "ragazzi perduti" della perigferia difficile di Londra.



Attack the Block è la miglior risposta a Super8, così inutile nel suo leziosimo stucchevole e noioso. Vero omaggio a quel cinema, da cui prende allo stesso tempo le dovute distanze, moderinizzandolo (che non sempre è una cosa fica ma in questo caso funziona come non mai).

Ogni azione ha delle conseguenze. Questa è la lezione che imparano i nostri eroi. Ed è dai propri errori che impariamo a vivere, ci miglioriamo e cresciamo.
Sarebbe bello che questa lezione la imparassero anche molti cineasti nostrani.
Sarebbe bello che ci fossero più Attack the Block.


RT

3 commenti:

  1. Ma l'hai scritto tramite iPhone/iPad?

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  2. Semplicemente, molti errori di battitura. O, forse, sono voluti ma non l'ho capito? xD
    La cosa importante è che mi hai stimolato a vedere questo film! :P

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