domenica 7 luglio 2013
Pacific Rim [La Recensione]
Mercoledì ho visto Pacific Rim in anteprima, giovedì avevo la febbre a quaranta e la gola arrossata. Penso che le due cose siano in relazione. Penso che a forza di emettere urletti da scolaretta di 15 anni davanti al film mi sia irritato la gola, ma ne è valsa la pena. Ne è valsa la pena perché Pacific Rim è il più bel film che io abbia mai visto al cinema.
Qualche giorno prima che vedessi Pacific Rim, mio fratello mi ha chiamato perché stava al videonoleggio (sì lo so, è rimasto solo lui al mondo ad andare al videonoleggio) e voleva sapere se c'era qualche film uscito da poco che fosse DAVVERO FICO. Devo ammettere che ho titubato un po', infatti è un da tempo che tutti i film che sembrano DAVVERO FICHI, poi si rivelano avere solo trailer montati da dei veri geni del male. La Hollywood della crisi ci ha abituato a mega-produzioni che poi in realtà hanno budget molto contenuti e a storie con buchi di trama che neanche il groviera più stagionato. Quindi la mia risposta a mio fratello è stata: - Hai visto The Raid?-.
Fino ad ora l'unico film della nostra generazione ad aver fatto davvero epoca è un film tailandese, non proprio una grande vittoria per la grande Hollywood.
Dall'11 luglio però arriva nelle sale Pacific Rim e la musica cambia decisamente. Guillermo del Toro, dopo una miriade di produzioni sfigate, bei film con brutti incassi (vedi Hell Boy), la rinuncia a lo Hobbit (che scommetto che è stato perché anche a lui Radagast faceva cagare), finalmente il pacioso e ciccioso Guillermo, riesce a sfornare un film definitivo.
Chiunque abbia seguito la carriera di Del Toro sapeva che era una cosa nell'aria. Del Toro è uno di quei registi che si porta sempre appresso un fortissimo bagaglio visivo, un immaginario e un'estetica fortemente identificativi. Potrei citarvi come suoi pari in questo,Tim Burton (se ultimamente non avesse sfornato solo cose inguardabili) o ancora meglio Terry Gilliam. Avevo paura che Del Toro finisse proprio come Gilliam, che gli mancasse la sua occasione e invece poi è arrivato Pacific Rim...
Partiamo dalla cosa che tutti volete sentirvi dire. I combattimenti tra mostri giganti e robot sono favolosi. Gli Jaeger non sono robe di latta indefinite, ma hanno tutti un design davvero accattivante... accattivante tipo che ora voglio qualunque gadget/action figure/tovagliolo con loro stampati sopra! Guillermo del Toro inoltre sembra aver fatto una cura zen al montaggio ossessivo dei Trasformers di Bay, averlo poi incrociato geneticamente con il miglior rallenty di Snyder e aver correttamente innestato su questo super-figlio la sua consolidata estetica. Il tutto con una scala di grandiosità fuori dal normale, distruzioni che neanche se avessero fatto davvero a pezzi Tokyo, una scena di combattimento (a Tokyo appunto) che dura una mezz'ora almeno e che è un simile crescendo di mazzate con un ritmo martellante che, alla fine della galoppata, ci si trova aggrappati con le unghie alla poltroncina del cinema. O a strillare come ragazzine se non avete nessun amor proprio. L'ultimo aspetto e forse il più interessante della parte visiva di Pacific Rim è nell'uso di colori, infatti i trailer che si vedono in giro non rendono giustizia ai colori saturi della pellicola, alle scelte cromatiche che lo stesso Guillermo del Toro paragona a quelle di Corben in Heavy Metal. Viola come se piovesse e gialli saturatissimi. Pacific Rim è davvero uno spettacolo per gli occhi, uno di quei film che grida ad ogni scena cinema, una di quelle pellicole che, viste nel salone di casa, non sono pi la stessa cosa. Ed è giusto. Non so voi ma mi sarei anche rotto degli home-video passati al cinema. Se hai uno schermo alto sei metri dovresti usarlo tutto e del Toro lo fa benissimo.
Altra nota positiva è un 3D funzionale, ben dosato che aggiunge alle scene di lotta gran profondità e non penalizza la grande brillantezza dei colori.
Per quanto riguarda la storia vorrei evitarvi inutili spoiler, ma non è neanche una robetta scritta su un fazzolettino di carta, i pezzi combaciano tutti: non ci si spertica in spiegazioni lunghe e noiose che ti fanno venir voglia di gridare Lindelof a morte! Ci sono un paio di colpi di scena davvero sorprendenti che non ti fanno venire in mente il peggiore Shamalayan e i predicozzi morali stanno davvero a zero, quindi niente ciccia manco per Goyer. I piloti degli Jaeger, i robottoni spaccaculi che difendono la terra, sono eroi, di quelli di una volta, che gli basta un fratello morto e una famiglia da vendicare per menare cazzotti, niente sviolinate sentimentali.
Il comparto attori vanta la performance da oscar della goduria di Idris Elba, che quando fa la voce grossa fa venir voglia di scendere in strada a difendere il mondo anche tu. C'è naturalmente Ron Perlman, che gigioneggia nei panni del re del mercato nero dei pezzi di mostri con denti e scarpe placcati in oro. Ci sono Charlie Day (It's always sunny in Philadelphia) e Burn Gorman che fanno una coppia di scienziati totalmente pazzi. E infine la coppia ufficiale di protagonisti con Rinko Kikuchi che sinceramente se la sostituiscono con una sagoma di cartone non se ne accorgeva nessuno e un Charlie Hunnam che invece è tipo il prototipo dell'eroe ameriggano, che dopo averlo visto in Pacific Rim gli affideresti il ruolo di Cap al posto di bietolone Chris Evans... e riesce ad esserlo anche dopo essere stato per sei lunghe stagioni il ragazzaccio di Sons of Anarchy!
Naturalmente i veri protagonisti però rimangono i robot, gli Jaeger. Ho già iniziato a litigare con i miei amici fan boy del robottone di razza ariana giapponese... cercate di guardare oltre, assomigliano ai vostri robot preferiti, ma sono fatti da una produzione a stelle e strisce, fate pace con voi stessi, ci sono arrivati prima loro, come alla corsa alla conquista della Luna... pensatela così, se ci arrivavano prima i francesi avremmo avuto dei Robot intimisti e riflessivi invece di dei coattoni che si menano come fabbri.
Tutto questo anche perché a me poco interessa da dove arrivi questo gioiellino di Pacific Rim, fino a quando rimane la cosa più bella che io abbia mai visto al cinema.
MM
(Piccola avviso: ho più o meno 39 e mezzo di febbre mentre scrivo, potrei essere un pochino confuso, perdonate la prosa delirante se potete!)
[EDIT CON 37 e 8 di febbre (che ormai è nulla)]
Ho letto la recensione di Roberto Recchioni e vorrei specificare una cosa: per la nostra generazione Pacific Rim è la prima occasione di creare da zero una proprietà intellettuale, qualcosa che non sia un derivativo da film che i nostri padri, o amici più grandi, ci rimproverano di non aver visto al cinema. Saremo finalmente partecipi di qualcosa di epocale, come quello che è successo con Matrix... certo se poi non avessero rovinato tutto con i seguiti.
p.p.s
Comunque a leggere la lista di film visti al cinema da Rob ho rosicato ugualmente un sacco...
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