sabato 22 settembre 2012

Magic Mike


Ok, la mia nomea di ragazzo sensibile ed effemminato, avrà nuovo carburante con il quale rifornirsi con questo pezzo. La verità però è che Magic Mike, per quanto la campagna stampa si sforzi di presentarlo come una commedia per gay e ragazzine urlanti, alla fine è un bel filmetto ed è anche piuttosto serio e dframmatico. I toni sono quelli del Sundance, la fotografia splendida, alcune inquadrature ricecatissime e Channing Tatum si dimostra un cazzo di attore. A tenergli testa e spalleggiarlo un clamoroso Matthew McConaughey che si reinventa seguendo un po' il tracciato di Tom Cruise in Rock of Ages, ma sfumando la sua interpretazione su di giri con un gretto realismo che ferma tutte le risate con il pensiero: non sta esagerando, ci sono davvero tipi così.
Il film mi è piaciuto, senza sfrenati entusiasmi.  Il ritmo cala fin troppo nella parte centrale del film che rischia di collassare su se stesso, il finale è prevedibile, ma alla fine della serata si torna a casa soddisfatti



Ora le note davvero dolenti. Dolenti per la mia reputazione. Le coreografie degli streap-tease mi sono davvero piaciute. Ho anche pensato che lo spogliarello maschile deve essere molto più divertente di quello per i maschi. Insomma c'è lo spettacolo, ci sono i costumi, le coreografie... è finita, non mi riprenderò più da questa recensione, i miei amici mi faranno nero.
Ma alla fine io sono tranquillo con la mia sessualità, certo che però io e Emiliano Mammuccari, che eravamo andati al cinema con Mary e Roberto, abbiamo aspettato che la sala fosse sgombra prima di uscire con aria circospetta a sei passi di distanza l'uno dall'altro.

MM

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