Questa recensione è scritta aspettando che bolla l'acqua e siccome io e Michele siamo persone impegnatissime (a giocare a Guild Wars 2) e questo blog non ha nessuna pretesa pseudo giornalistica, vi dovrete accontentare di queste righe scritte di getto. Che tanto state giocando a Guild Wars 2 anche voi, perciò mi capite.
Partiamo subito che una versione demagogica e storpiata (dal mio punto di vista) della trama [SPOLER ALLERT]
Una principessa, Merida, che vive nell'agio consono ad una gentildonna del suo rango, un bel giorno scopre che la pacchia è finita e deve sposarsi. E non lo deve fare perché i genitori sono due papponi, ma perché il matrimonio ha una funzione politica che servirà a tenere in piedi il regno, evitando che torni in tempi bui che provocherebbero morte e distruzione. Lei, che non è altro che una bambina viziata, decide che eliminare la madre sia la soluzione migliore e si reca da Tony Soprano. Tony però è impegnato a cementare i piedi a un paio di debitori e allora si rivolge alla strega. La fattucchiera prepara una pozione che risolverà tutti i suoi problemi. Si, certo, come no. La roscia, senza porsi problema alcuno, appiopa la bevanda (che per quanto ne sa lei potrebbe essere cianuro) alla madre... che si trasforma in un orso. A quel punto decidono di scappare, perché il re è un coglione troglodita e non capirebbe mai che quell'orso è la moglie e la ucciderebbe. Le due scappano. Merida capisce che per rompere l'incantesimo basta chiedere scusa. Il padre quasi ammazza la madre. Alla fine Merida chiede scusa. La madre torna umana, ma cretina, perciò non gonfia la figlia come un canotto. Merdia non si sposa e perciò, per quanto ne sappiamo, il regno vivrà secoli bui, di stenti, carestie, morte e distruzione. Ma lei vivrà felice e contenta. Forse.
La Pixar mi ha abituato a storie con un tocco di classe sempre sopra le righe. Lo schiaffo ricevuto con Cars 2 ho fatto finta di non sentirlo. Con Brave ho cristianamente posto l'altra guancia. Le ho finite, le guance.
Poi, per carità, alla Pixar sono tecnicamente mostruosi e nonostante ho trovato le ambientazioni povere (colpa di una storia che si svolge tra il castello e il bosco davanti e una voglia di realismo che ha dovuto cedere il passo alla povertà storica di quelle location) i character rimangono sempre un piacere per gli occhi. L'unica vera nota positiva del film.
E lasciamo perdere tutte quelle minchiate su "Brave è il primo film Pixar in stile Disney" perché non giustifica per nulla il prodotto finale.
E poi il prossimo film Disney è "Ralhp Spaccatutto", che si prospetta come una ficata. Il prossimo film Pixar e "Monsters University"... un prequel. Magari (spero) bello quanto vi pare ma comunque un idea riciclata.
Qualcosa non mi torna...
E si, l'acqua sta bollendo e la recensione è tutta nella trama demagogica.
Ciao!
RT
p.s. il corto che precede Brave è "La Luna"... un occasione sprecata da parte di un italiano. Peccato.
Anch'io delusione per la storia di Merida. L'unica nota positiva è che mi aspettavo una cosa tipo: non mi voglio sposare col principe, ma alla fine mi fanno sposare lo scudiero di cui sono innamorata. E invece, per fortuna, niente scudiero. Niente storia d'amore, ma per la prima volta ficcano nella testa delle bambine che per un attimo possono smetterla di conciarsi come zoccole e rispettare la propria madre. Insomma, da donna, dò uno sguardo anche alla morale per i miei futuri figli (futurissimi) (quasi fantascientifici). Al di là di questa unica nota positiva, non c'è una scena che mi strappi una risata. E questo è male. E poi anche se hanno detto di essere stati audaci a portare avanti questo progetto che avevano li da anni, anche a me sa tanto di "non avevamo niente di meglio". Inoltre, noto un tentativo mal riuscito di imitare la DreamWorks toccando i temi della famiglia. Ricordiamo il successo (a casa mia) di Dragon Trainer, che parlava di amicizia, rispetto per gli animali e la natura e rapporto complicato padre-figlio. Beh, ciao
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