sabato 15 settembre 2012

Trasloco!


Sono stato un pochino latitante in questo periodo e uno dei motivi è che sono stato impegnato con un trasloco e la semiristrutturazione della casa in cui ora vivo.

Tutto è iniziato quando Stefano Simeone, un ragazzo semplice e un disegnatore dall'animo sensibile, mi ha proposto di punto in bianco di andare a vivere con lui in una casa vicino Piazza Zama con un affitto risibile.




Alla Villain sappiamo come motivare i nostri autori.

Visto che sono un tipo riflessivo e cauto, ho deciso immediatamente che, con un mensile netto di 600 euro e un cospicuo conto in banca, che ammonta a due tappi di Peroni malandati e un biglietto già timbrato del bus, potessi tranquillamente acconsentire alla sua offerta.

Il trasloco è stato un delirio organizzato, Stefano ha parlato tutto il tempo, tipo quelle radioline dei tipi da spiaggia con lo slip bianco, solo più insistente. Mi ha spiegato in poche semplici parole la sua semplice filosofia di vita: Simeone ha sempre ragione... e il postulato si è rivelato a più riprese tristemente vero.

Una volta riempita all'inverosimile casa, l'apparente integrità dello stabile ha iniziato a vacillare come un miraggio nel deserto: prese finte ai muri, due dita di polvere ovunque, scaldabagno rotto, ma siamo giovani e forti e dopo solo due settimane abbiamo una casa in uno stato di semiciviltà.

Si salta direttamente al capitolo finale: La lotta contro lo scaldabagno.

Avete presente quei romanzi in cui un uomo viene catapultato indietro nel passato e utilizza la sua superiorità tecnica per cambiare il destino dell'umanità, tipo inventando un'arma da fuoco nel 1100?
Bene, ogni volta che leggo quel tipo di romanzi penso sempre che io non saprei neanche costruire un cassetto, e che probabilmente la mancanza di internet mi ucciderebbe. Comunque, dopo essere venuto a vivere con Stefano, sarei in grado di montare uno scaldabagno elettrico nel 1100. Li hanno inventati in quel periodo, giusto?

Il nostro singolar tenzone con l'acqua calda è iniziato con me e Nicoletta , la donna che ci siamo messi in casa per celare al mondo il nostro amore, che smontiamo il vecchio scaldabagno scoprendo che la valvola di scarico era ormai inutilizzabile e doveva essere svuotato manualmente. Avete letto? Ho usato il termine Valvola di scarico propriamente, Mc Guyver sarebbe fiero di me.

Comunque utilizzando un perno avanzato da un mobile ikea (ci sono sempre pezzi in più in quei cosi vero?) abbiamo compiuto l'impresa.
 Mancavano da sostituire solo i tubi che avrebbero collegato il nuovo scaldabagno all'impianto idraulico e avremmo smesso di fare docce vichinghe.
Vi assicuro che sembra facile, svitare un tubo dal muro,ma non lo è stato: abbiamo allagato il bagno, ci siamo rotti le nocche delle mani, abbiamo rischiato a più riprese di morire fulminati, ma alla fine il nostro nemico era sconfitto, lo scaldabagno montato.
Ora immaginate che io abbia le competenze tecniche e  il tempo di utilizzare Photoshop per illuminare di luce divina questo aggeggio.

La nostra temibile nemesi finalmente battuta!

Vi presento gli eroi che hanno compiuto l'impresa:
Stefan Segale

Maicol Jai Palliduccio
Nico Thurman

Comunque il secondo tubo l'abbiamo lasciato... non volevamo infierire, siamo tipi magnanimi noi.

Ora vi sarete anche un pochino rotti le palle di sentire i cavoli miei, quindi mi congedo e vi assicuro che in settimana mi farò risentire con le recensioni delle premiere tv americane: Copper e Revolution (spoiler sono brutte) e di un film in due puntate prodotto dai due Scott, quello bravo morto da poco e quello che ha diretto Prometheus (si scherza Ridley).

A presto.

MM

1 commento:

  1. Ho sorriso mentre leggevo queste righe. E' capitato un episodio simile mentre facevo il mio primo trasloco e ho passato 2 tra le notti più brutte della mia vita! :D

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