Uno strano precedente mi ha convinto che, far vedere un film in cui due uomini si menano senza soluzione di continuità sul ring di una prigione, fosse una buona idea per impressionare una ragazza.
Lo strano precedente era un viaggio a Berlino in cui, in un raro momento di amore per la cultura alta, io e qualche mio amico, ce ne siamo andati a vedere l'opera.
L'arianna in Nasso di Strauss.
In tedesco, naturalmente.
I miei amici si sono addormentati, io, anche se avevo un posto dietro la colonna in stile Tonino Carino, ho adorato ogni secondo dello spettacolo.
Su questo precedente fondavo le mie speranze che Undisputed funzionasse con una ragazza.
Se io ero riuscito ad apprezzare l'opera, non era certo per le competenze tecniche che ho in fatto di musica lirica. Addirittura lo spettacolo era in un'altra lingua. Quindi, quello che mi aveva incantato quella sera, doveva essere stato, per forza di cose, la bellezza intrinseca del canto. La perfezione dell'Ariadne auf Naxos, mi colpiva nella versione più primitiva di comprensione della meraviglia artistica. Non la capivo, ma la amavo.
Secondo i miei piani Undisputed avrebbe dovuto avere lo stesso effetto su Giulia (dietro uno dei nomi più comuni della mia generazione, si nasconde l'identità della sfortunata).
Lo so, sarebbe bello dirvi che i calci di Michael J. White e Scott Adkins hanno convinto Giulia che il puro gesto atletico ha lo stesso valore del perfetto gorgheggio di un tenore. Ma il mondo è un brutto posto e il mio esperimento sociologico ha deragliato a minuto 35. Giulia non saprà mai come finiranno le avventure del Best Fighter in the World, ma voi sì, voi che seguite il Lunedì Botte, capirete tutta la poesia racchiusa in un pugno con le nocche sbucciate, la purezza di ogni calcio avvitato e di schizzo di sangue. Voi siete la nuova elite culturale. Quindi guardate Undisputed e poi.... poi dite a vostro cugino, quello con il dolcevita nero che tiene da tre anni aperto Le Anime Morte di Gogol sulla scrivania (sempre alla stessa pagina), che Adkins a Gogol gli spacca il culo quando vuole e che Undisputed è come Guernica. Con più calci.
Inizio recensione:
La serie degli Undisputed inizia con un film diretto da Walter Hill con protagonisti Wesley Snipes e Ving Rhames (Marcelus Wallace per gli amici). Lo recensirei pure, ma il lunedì botte ha come suo centro il menare e, per quanto sia un bellissimo film, se le danno troppo poco per giustificare la sua annessione alla rubrica.Gli altri due sono un'altra storia. Una storia che poggia le sue fondamenta, su solide basi di calci impossibili e trame altrettanto fantastiche (nel senso di: CHECCOSA?!).
Il secondo film della serie ha come protagonista Michael Jai White, che è il tipino tranquillo che potete vedere qui sotto in una clip presa da un'altro suo magnifico film, Bone and Blood.
Mi sono sempre stupito che riuscisse a muoversi con tutti quei muscoli addosso, ma poi fa l'impossibile e, non solo si muove, ma riesce a essere anche estremamente agile ed elegante. Sulla sua pagina potete trovare tutte le discipline di arti marziali in cui è specializzato e iniziare a temere di incontrarlo un giorno e, chessò, rovesciargli addosso il caffè.
In Undisputed 2, Michael interpreta un borioso campione di boxe, in viaggio per la Russia per girare degli orrendi spot pubblicitari. Verrà incastrato dalla polizia locale, che lo vuole costringere a lottare contro il campione della prigione: Yuri Boika, al secolo Scott Adkins, al secolo Best Fighter in the World. Per capirci quest'uomo è in grado di fare cosine così:
L'incontro tra i due fa esplodere le sinapsi di ogni uomo sanamente educato a pane e botte. Tutto è epico ed esagerato. Come l'uomo che insegna a Michael a usare i calci oltre ai pugni... che sta in sedia a rotelle. Immenso!
Adkins poi, dimostra che le leggi della fisica, non sono poi così rigide, e mette a segno colpi che pure in Mortal Kombat ci pensano su parecchio prima di decidere se sono plausibili.
L'arbitro improvvisamente comprende la sua profonda inutilità in uno scontro senza regole. |
Il film è un film di cassetta, basso budget e nessuna velleità artistica, ma non è certo per guardare i tagli di luce e infinite carrellate senza stacchi che vi consiglio Undisputed 2. E' perché è uno dei film più maschi della storia, girato mettendo la telecamera dove deve stare, senza quei montaggi a centoventi all'ora che non ti fanno capire una beneamata.
Sembra sia il punto più alto raggiunto dal genere action dopo che Van Damme ha deciso di essere un attore vero.
Poi arriva il seguito, e il cinema di arti marziali trema, Adkins è il nuovo messia.
Protagonista il cattivo. Yuri Booooika, best fighter in the world. Questa volta gli scontri sono organizzati in un grande torneo fra campioni dei carceri, in palio la libertà per il vincitore. Yuri, nello scontro finale del secondo film, si è beccato una frattura alla gamba e ora pulisce le fogne nella prigione dove tutti lo isannavano. Ma potete stare tranquilli. Nell'arco di dieci minuti si ta
Il redemption nel titolo è totalmente fuorviante, Yuri è il cagnaccio cattivo che abbiamo imparato ad amare, dall'inizio alla fine. Un personaggio negativo con il carisma di un Ivan Drago... ma un film su la rivincita morale di Ivan Drago?
Comunque c'è poco da dire su Undisputed 3 Redemption, a parte che, come dicevo nella premessa, è un film che regala, a livello viscerale, sensazioni simili a un opera d'arte (di menare).
Prima della domanda di rito vi lascio VEDERE quel che avrei difficoltà a spiegare e, se ancora non vi siete convinti a vedere Yuri dare calci volanti... allora forse vi meritate l'Opera. L'Opera e basta.
Ah, un'ultima cosa, se avete dubbi sul regista... sappiate che è quello a un metro da terra nella prossima foto. Isaac Florentine.
Domandone di rito: Potrebbe, Long Wei, interpretare il ruolo di protagonista nel film?
Vi avrei risposto che sia Chambers (Michael Jai White) che Boyka (Adkins) sono uomini un po' troppo maturi e cattivi per il nostro eroe di chinatown. Poi ho pensato alla faccia di Scott Adkins senza trucco...
Prima e... |
...dopo la cura |
Undisputed II - Last man standing
Di: Isaac Florentine
Con: Michael Jai White e Scott Adkins
USA 2007
Undisputed III - Redemption
Di: Isaac Florentine
Con: Scott Adkins e Yuri Boyka
USA 2010
MM
ci siamo dimenticati di un certo Marko Zaror nel terzo episodio?! MALE!!! :D
RispondiEliminaAhahah naturalmente non ce ne siamo dimenticati. Il modo con cui dileggia gli avversari è fantastico. Solo che sono un po'innamorato di Adkins... Non so se si è notato!
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