Premessa
Ultimamente sono andato a vedere l'ultimo film di Tarantino, Django Unchained. Premetto che adoro il cinema di Tarantino. Una volta è quasi finita un'amicizia per colpa di un commento un po' troppo sulle righe riguardo a Death Proof. E un'altra volta a uno gli ho proprio menato perché aveva detto che Slevin Patto Criminale era meglio di Pulp Fiction.Detto questo, sarete stupiti quanto me di sapere che Django mi ha lasciato abbastanza freddino. Erano giorni che cercavo di capire cosa fosse andato storto, perché le caratteristiche dei film di Tarantino c'erano tutte: i dialoghi brillanti, il tema della vendetta, il gigantesco e violentissimo scontro finale...
Poi sabato mi chiama Diego, che non può fare la recenzione per questo lunedì e mi chiede se voglio sostituirlo e io dico di sì. E poi mi sommergo di altri lavori e mi ricordo all'ultimo (tipo ieri notte alle due). Visto che era davvero tanto tardi, e non ho tempo di guardare un nuovo film, decido di mettere Kill Bill e scrivere il pezzo mentre guardo il film, che tanto lo so a memoria. Il mio proposito però si infrange contro la dura realtà a minuto 2 (e mi sono tenuto largo).
Perché Kill Bill è una di quelle rare pellicole che, quando capita per caso di intravederla su uno schermo, non puoi fare nient'altro che guardarla fino in fondo. Tipo le morbide Frugioi (scrittura corretta) a cui resistere non puoi. E il motivo e, che a differenza di Django, oltre alle mariuolate del Tarantino sceneggiatore, ci sta anche un sacco di regia, robe davvero belle da vedere, forse tante robe che non è bastata la 126esima visione e sarò costretto a farne un'altra prima della fine della recensione.
Fine premessa, inizio della recensione.
Se non sapete la storia di Kill Bill vuol dire che avete dieci anni e vostra madre non ve lo fa ancora vedere.Tutti gli altri: siete delle brutte persone. Dentro e fuori, che Lombroso mi pare che l'aveva scritta qualcosa su chi non vedeva i film di Tarantito e poi gli veniva la testa a pera e le sopracciglia da cattivo dei manga.
Comunque per i cattivi di Lombroso, breve riassunto: Uma Thurman è la Sposa, anche detta Black Mamba, un'assassina addestrata nell'uso della katana e delle arti marziali. Fa parte di una squadra tipo le Charlie's Angels, ma con le palle. Non nel senso che sono uomini, sono sempre donne, ma molto più cazzute. Comunque il Charlie, della squadra di Black Mamba è Bill. Bill è innamorato di Black Mamba, ma lei, quando rimane incinta prova a fuggire a un prevedibile destino per un killer su commissione e Bill ci rimane un po' male. Ci rimane tanto male che la va atrvare mentre si sta sposando sotto falso nome con un altro e gli ammazza daventi l'uomo e poi le pianta un proiettile nella testa. Fine.
Ah no... dimenticavo. La Sposa non muore, ma rimane in coma. Quattro anni dopo si risveglia e inizia a cercare i membri della sua squadra e lo stesso Bill per ammazzarli uno a uno e vendicarsi.
Il film di Tarantino è un trionfo di omaggi e maniacalità portata all'ennessima potenza.
Nel film coesistono tre mondi: quello cinese delle arti marziali, quello giapponese della via della spada e il pulp di Tarantino americano al 50% e spaghetti western per l'altro 50.
Parte del film è stato girato negli studi degli Shaw Brothers, la casa di produzione cinese che ci ha regalato film eccezionali come la 36esima camera dello Shaolin. Anche la realizzazione degli effetti speciali si ispira alla cinematografia di arti marziali cinesi. Palloncini riempiti di sangue finto a ettolitri.
Non penso di dovervi spiegare che la tuta da motociclista gialla e nera è un palese omaggio a Bruce Lee, le maschere nere degli 88 folli sono simili a quella che indossava sempre Bruce Lee nel telefilm Green Hornet.
E si potrebbe continuare all'infinito in una marea di citazioni, ma la verità è che Kill Bill fa scuola a sè, riesce ad essere un film leggendario anche senza coglierne nessuna.
La scena finale, lo Show Down at House of Blue Leaves è probabilmente una delle scene di lotta più emozionanti e meglio dirette che mi sia mai capitato di vedere al cinema. Huma è di una bellezza imbarazzante e ha creato in me varie e strane fantasie sulle donne con una katana in mano che non è il caso di approfondire in questa sede. Solo quella grande scena di lotta è stata girata da Tarantino e la sua troupe in sei settimane.
Detto questo ci ritroviamo alla solita domanda: potrebbe Long Wei interpretare la parte di Uma in Kill Bill?
Battute a parte sulle parrucche bionde, Long Wei ha sicuramente la preparazione atletica per ricoprire il ruolo della/o Sposa/o e andrebbe a nozze con i richiami ai film di Kung Fu degli Shaw Brothers. Non so se, da buon cinese, accetterebbe di essere accostato alla cultura marziale giapponese, ma Long Wei è un attore serio, si calerebbe in parte comunque.
Kill Bill volume 1
Di: Quentin Tarantino
Con:Uma Thurman e Lucy Liu
USA 2003
Se lo cerchi, da Bloodbuster ce l'hanno!
Il prossimo appuntamento con Lunedì Botte è tra una settimana anora su: Birra e Darth Vader.
MM
Bella! Giusto per completismo, posso citare almeno le rapine/omaggi compiuti/e da Tarantino nei confronti di Lady Snowblood (ShurayukiHime) del 1973, a partire dal personaggio di O-Ren Ishii, passando per il combattimento nella neve con la stessa identica soundtrack del film nipponico fino alle inquadrature citate/prelevate di peso dal film giappo, tipo lo shot dal basso della vittima con i carnefici in gruppo che la guardano con aria truce? Ops, ormai l'ho fatto... ;-)
RispondiEliminaDjango Unchained andrò a vederla stasera e la tua premessa mi intimorisce ma neanche più di tanto perché ho fede in Quentin quindi baffa! Anche, già nel precedente Inglorious Basterds dava molto più spazio alla sceneggiatura e alla storia togliendolo alla regia, ma ciò non gli vieta di esser un capolavoro.
RispondiEliminaSu Kill Bill inutile spendere parole. A volte, però, si parla così tanto dell'amore per le citazioni di Tarantino da dimenticarci della sua maestria come narratore, sia dal punto di vista tecnico che da quello artistico. Comunque, anch'io, a partire da questo film, ho iniziato a fare pensieri zozzi su Uma.
Un piccolo appunto, so che hai scritto "recenzione" per sbaglio, ma qualcuno potrebbe pensare male.
Django Unchained ha lasciato freddino anche me...
RispondiEliminaEra un rigurgito romano RecenZione hihihi
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