Starz scende in campo con la cavalleria. Fina ad ora l'emittente americana aveva prodotto serie come Spartacus e Camelot, sesso e violenza estremi sono i suoi marchi di fabbrica, ma con Gus Van Sant cerca una svolta più adulta. Boss è il nuovo, alla violenza fisica si sostituisce la violenza della politica esplorando i territori del potere e del compromesso, indagando sui fondamenti stessi dell'america. Tom Kane, sindaco di Chicago, scopre di avere una malattia neurodegenerativa, ma invece di rassegnare le sue dimissioni decide di nascondere la malattia e continuare a governare. Se state iniziando a provare pietà per lui smettetela subito. Kane è un politico, uno squalo, e Kelsey Grammer interpreta la parte alternando maschere diverse per ognuna delle nature del politico: è fragile quando gli viene diagnosticata la malattia, spietato con i suoi nemici, duro e esigente con i suoi collaboratori, amorevole con la figlia, paterno e rassicurante con i suoi elettori, spietato e risoluto quando deve prendere una decisione per la sua città. Grammer amministra tutti queste sfaccettature del personaggio donandoci un'interpretazione che probabilmente gli varrà l'Emmi Award.
Con Boss Gus Van Sant si aggiunge alla lunga schiera di autori cinematografici che stanno facendo la loro parte per questa nuova primavera della televisione. Spielberg ci ha provato, due volte e ho già parlato dei suoi risultati mediocri, Scorsese ha fatto centro con Boardwalk Empire aggiudicandosi l'Emmi per la regia, ma piegando un pochino le regole televisive aggiudicandosi un budget stratosferico e utilizzando tempi di narrazione cinematografici. Gus Van Sant invece accetta tutte le regole del piccolo schermo e le fonde alla perfezione con la sua regia, con le esigenze e i tempi televisivi. Particolarmente bella l'unica scena di sesso nella prima puntata, in cui si vede più del solito, ma in cui la fotografia e la regia incantano... oltre al bellissimo culo di Kathleen Robertson che è molto più carina di quanto non mostri la sua foto su wikipedia. Altra scena degna di nota è quella in cui, dal tetto del municipio, Kane racconta a un giovane e rampante politico come uno dei sui predecessori amasse salire lì per osservare la città e i suoi quartieri. Ma oggi, nel momento in cui il sindaco sta facendo il suo discorso, il palazzo è circondato da grattacieli che lo isolano dalla città impedendogliene la vista... non penso di dover spiegare la metafora.
Voto 9,00
Probabilmente questo primo episodio è il primo mattone di un grande successo, spero che anche gli ascolti, oltre a una critica già in visibilio, diano ragione a Gus Van Sant, Boss sembra una serie del calibro di capolavori come i Sopranos, ma per ora... rimaniamo in attesa.MM
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